Area 51, volontari in servizio 24 ore al giorno, distribuiscono alimenti, vestiario e beni di prima necessità e percorrono decine di chilometri per ritirare le donazioni. Sono circa duemila le persone che vengono aiutate dai volontari, ex detenuti, giovani in cerca di riscatto sociale e ragazzi del quartiere, guidati da Gennaro Speria, Genny Lo Zio. Ogni giorno passando in via lombardia dove c’è la sede di Area 51, si vede la fila con decine di cittadini in attesa di ricevere un pacco, giovani in cerca di riscatto sociale. Arrivano a Rozzano per ritirare un pacco di derrate alimentari. Non ci sono solo i residenti del quartiere popolare ma anche giostrai, rom dei campi sparsi nell’hinterland sud, disperati che vivono in luoghi di fortuna come quelli che spesso si intravedono nascosti dalla vegetazione nei campi di periferia. Sono tutti "invisibili", o quasi. Per loro c’è sempre qualcosa da mangiare. "Non abbiamo mai smesso di distribuire pacchi alimentari - spiega Genny Speria -. Diamo tutto quello che viene donato, da alimentari a lunga scadenza come pasta e scatolame, pane frutta e verdura. Sono circa duemila le persone che seguiamo. In una giornata riusciamo a servire anche duecento-trecento famiglie". Mas.Sag.
CronacaIn fila per mangiare. Il lavoro di Area 51 sfama duemila persone