In Dad una classe su due "Catastrofe annunciata"

L’allarme dei sindacati: tracciamento saltato didattica ibrida impossibile e mancano ancora le Ffp2

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"Per noi è in corso una catastrofe annunciata": lo sottoscrivono, compatti più che a livello nazionale, i sindacati milanesi della scuola. Fumata nera per l’incontro di lunedì in prefettura "non risolutivo", bocciano anche l’ultima audizione col ministro. "Settimana scorsa una classe su tre era in Dad o in didattica ibrida, infattibile alle elementari e alle medie. Questa settimana non è totalmente in presenza una classe su due", tira le somme Jessica Merli, Flc Cgil. Sotto la lente il caos degli assenti per quarantena o positività in aumento e da sostituire, ma anche il caos tamponi, con i ritardi nei referti. "È grave la situazione nazionale ma lo è incomparabilmente di più per la realtà milanese in cui le criticità si producono con maggior velocità e gravità – scrivono i sindacati in una nota congiunta –. L’incontro con il prefetto di Milano, l’ufficio scolastico e la Città Metropolitana non è stato risolutivo e nessuna decisione è stata assunta, se non “una vigile attesa”, così come del resto è stata affrontata l’epidemia in questi due anni. L’impegno a rivedersi fra un mese non aiuta le scuole ad affrontare la situazione attuale". E così mettono nero su bianco le mancanze: dagli insegnanti ai collaboratori scolastici, dagli impianti di areazione alle mascherine Ffp2, fino a dati ufficiali per inquadrare la situazione e risolverla. "Il tracciamento è difficoltoso per il sovraccarico. I referenti Covid inseriscono dati in piattaforma in ogni momento della giornata di fatto impossibilitati a fare altro". "La scuola non è un presidio medico, e chi ci lavora non ha competenze mediche né infermieristiche invece da settimane stiamo sostituendo l’Azienda Sanitaria Territoriale, gestendo anche dati sensibili con mezzi propri e spesso senza formazione – tuonano compatti –. Nuove responsabilità ed incombenze soffocano l’attività didattica nelle nostre scuole".

C’è il tema dei dati sensibili "gestiti dai docenti dal proprio cellulare, magari non coperto da un buon antivirus e soprattutto senza avere la dovuta formazione", ricorda Merli. E in tutto questo "la scuola non ha aiuti di psicologi per affrontare la cosiddetta “pandemia dei bambini“".

"La fornitura di mascherine Ffp2 per lavoratori e studenti deve avvenire con rapidità, a noi vanno bene ipercolorate, ma datecele subito perché il ritardo accumulato è già di due anni". Mobilitazioni in vista.

Simona Ballatore

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