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Imprese storiche e lotta al covid: "Che bello rivedere i nostri clienti"

Nel lontano 1976 nacquero le pelletterie di ‘Carlo Salvatelli’ e di ‘Gironacci’: la loro ricetta per resistere

A Montegranaro, dal ’76, esistono le pelletterie di ‘Carlo Salvatelli’ e di ‘Gironacci’: due imprese che vantano 45 anni di attività, dove è in atto il ricambio generazionale, nel senso che i fondatori (rispettivamente Carlo e Lorenzo) stanno cominciando a farsi da parte per lasciare spazio ai figli. Sono stati entrambi al Mipel, con le nuove collezioni di borse di fascia medio alta, destinate soprattutto alle boutiques "e dove manchiamo con il brand, cerchiamo di compensare con la qualità".

"La nostra produzione è tutta nel distretto fermano e maceratese – spiega Lorenzo Salvatelli, 43 anni – e siamo qui al Mipel con un’ampia gamma di modelli". ‘Carlo Salvatelli’ lavora poco con l’Italia, mentre sono presenti da circa 15 anni in Nigeria, Costa d’Avorio e Congo. Al Mipel hanno portato un vasto assortimento di borse pronto moda, dai modelli più diversi, sono in pelle dai colori che vanno dal cedro, al tiffany, ai pastello, tutte molto curate nei dettagli. Nel 2020 hanno avuto un calo di fatturato del 40%: "Il Mipel del febbraio 2020, era andato bene ma, a marzo, con l’inizio della pandemia, sono stati annullati tutti gli ordini". Ma l’azienda è sana e gode della fiducia di clienti e fornitori.

Partendo per il Mipel appena concluso, "le aspettative non erano delle migliori, ma mi sono dovuto ricredere. C’è voglia di ricominciare e, devo dire che è contagiosa" prosegue Lorenzo tra un cliente e l’altro. C’è un bel movimento anche nello stand della ditta Gironacci dove Roberto (figlio 34enne del fondatore, Lorenzo), immerso nella collezione coloratissima e dalle linee pulite, ricorda che "coraggiosamente, abbiamo partecipato anche al Mipel del settembre scorso. La situazione era imbarazzante. Quest’anno è andata molto meglio ed è stato bello parlare via à vis con i clienti, anziché davanti a un computer". Durante il lockdown "ci siamo organizzati con cataloghi digitali e stiamo muovendo i primi passi con l’e-commerce. Abbiamo venduto alcune borse solo grazie alle foto pubblicate Instagram e con alcuni clienti conosciuti via web, ci siamo finalmente conosciuti a questo Mipel. La fiera è sempre meglio perché i buyer vogliono toccare il prodotto". Le borse col brand Gironacci (non lavorano come terzisti per le griffes) sono vendute un po’ in tutto il mondo, soprattutto i Paesi dell’Est, Russia compresa "dove non facciamo più i numeri storici, ma ci siamo comunque mantenuti bene. E comunque ci prepariamo a partecipare all’Obuv".

Marisa Colibazzi