LAURA LANA
Cronaca

Sesto, nasce "Un’impresa possibile" con donne in difficoltà

Parte il progetto sociale che coinvolge Comune, associazioni e Salesiani. Oltre al lavoro anche percorsi di rinascita

'Un'impresa possibile' per donne in difficoltà

Sesto San Giovanni (Milano) - Lavoro, benessere psicologico, attività ricreative nel tempo che resta libero. È un progetto a 360 gradi quello promosso dall’associazione La Rotonda, dai Salesiani Lombardia e da associazione Mittatron, per supportare le donne a costruire o ricostruire la propria autonomia. L’obiettivo non è solo la formazione, per trovare un’occupazione stabile, ma soprattutto promuovere un percorso di crescita personale a più livelli, soprattutto in epoca di emergenza sanitaria ed economica. Il progetto si chiama "Un’impresa possibile" e vede la partnership di una grande azienda come Bottega Veneta e il sostegno di Fondazione Comunitaria Nord Milano che lo ha finanziato con 49mila euro. In questi giorni sono iniziati due corsi di formazione sartoriale e cucina: dureranno 80 ore, sono certificati dalla Regione e vedono già l’adesione di 15 donne. Al termine dei laboratori, partirà per tutte il tirocinio di 3 mesi per entrare in contatto con realtà importanti e consolidare la propria posizione lavorativa. Tra le aziende che si sono rese disponibili ai tirocini c’è Bottega Veneta, prestigioso brand ambasciatore del made in Italy in tutto il mondo.

"La comunità si mobilita per le donne e nostro dovere è sostenerla - commenta conferma Paola Pessina, presidente della Fondazione Comunitaria Nord Milano -. Siamo sempre in ascolto del territorio e il nostro fondo per il contrasto alle povertà provvede a rispondere ai bisogni emergenti. Questo progetto rende protagoniste le donne". Autonomia economica e professionale, ma non solo. È infatti previsto anche un percorso di benessere psicologico, con uno screening personalizzato e un tutor con cui le partecipanti potranno costantemente confrontarsi per definire i propri obiettivi e cercare di risolvere le criticità. Si è pensato, infine, anche al reinserimento sociale delle donne, spesso rimaste sole, per aiutarle a crearsi una rete di supporto personale e ampliare le proprie competenze relazionali. Per questo saranno offerti dei voucher per attività culturali, sportive e ricreative.

"Per noi questo programma rappresenta l’occasione per offrire alle donne una possibilità concreta per riappropriarsi della propria dimensione lavorativa e relazionale, aiutandole a diventare protagoniste della loro crescita professionale - spiega Samantha Lentini, presidente dell’associazione La Rotonda -. Il progetto vuole mettere in evidenza il ruolo delle donne quale motore di comunità e attivazione, vero volano per la ripartenza". L’indice di occupazione femminile in Italia si attesta al 49 per cento, molto al di sotto della media europea che si attesta al 62,7 per cento. La situazione peggiora se si considera il dato delle donne che hanno perso il lavoro: nel 2020 sono state il doppio degli uomini. In aumento del 59 per cento, invece, le richieste di aiuto da parte delle donne vittime di episodi di violenza.