Impianto biogas di A2A. Pozzuolo alza la voce: noi contrari al progetto

La mozione di “autotutela preventiva” approvata all’unanimità in Consiglio "I miasmi prodotti non sono compatibili con aree densamente popolate" .

Impianto biogas di A2A. Pozzuolo alza la voce: noi contrari al progetto

Impianto biogas di A2A. Pozzuolo alza la voce: noi contrari al progetto

Progetto biogas a Gorgonzola, anche da Pozzuolo l’altolà. Una mozione di contrarietà è stata votata all’unanimità l’altra sera, nel corso dell’ultimo consiglio comunale del sindaco Silvio Lusetti. Impegna sindaco e giunta (a questo punto futuri: anche Pozzuolo a breve andrà al rinnovo amministrativo) "a porre in atto tutte le azioni necessarie alla tutela del territorio", e sarà notificata ai tre enti "attori" di un futuro tavolo autorizzativo, ovvero Comune di Gorgonzola, Città Metropolitana e Regione Lombardia. Mozione di "autotutela preventiva", sottolinea l’amministrazione comunale uscente, a sei mesi dalle precedenti approvate a Gorgonzola e Melzo, e al momento, in verità, in assenza di sostanziali novità. Il progetto del biogas, firmato da A2A e presentato informalmente al Comune gorgonzolese nello scorso autunno, non ha ancora intrapreso una fase autorizzativa formale. "Ciò è quanto anche a noi risulta - così l’Amministrazione uscente - ma abbiamo deciso di produrre un documento a nostra volta, così come nei mesi scorsi fece Melzo. Siamo “comuni confinanti” sui quali, eventualmente, ricadrebbero in modo pesante le conseguenze dell’insediamento".

La mozione. "È stata diffusa a suo tempo la notizia di un incontro fra l’amministrazione comunale di Gorgonzola e la società A2A, che prospetterebbe la costruzione di un impianto di biogas in territorio a noi vicino". Ancora. "Nei territori confinanti con Gorgonzola è presente l’ospedale di Melzo e vi sono varie zone residenziali. Queste opere hanno, con ogni evidenza, un impatto a livello sovracomunale. I miasmi tipicamente prodotti da questi impianti non sono compatibili con aree densamente popolate come la nostra, e il traffico indotto per il trasporto dei liquami aggraverebbe pesantemente il carico sulle strade". A2A conferma la "fase di interlocuzione" con il Comune di Gorgonzola e le realtà agricole "per un progetto - attualmente ancora in fase di sviluppo preliminare, per il quale ad oggi non è stata ancora presentata alcuna istanza autorizzativa - volto alla realizzazione di un impianto per la produzione di bio metano. Un impianto di dimensione contenuta, pari a quella media di strutture analoghe già presenti nel nostro Paese su suolo agricolo, con 3 digestori e 4 vasche di stoccaggio, in grado di produrre circa 4 milioni di metri cubi l’anno di bio metano da immettere in rete, pari al consumo medio di circa 3mila famiglie". Un progetto, si sottolineava ancora, "che oltre all’energia rinnovabile metterà a disposizione del territorio - secondo i principi dell’economia circolare - il digestato, un fertilizzante organico grazie al quale è possibile mantenere produttivi i suoli agricoli evitando l’utilizzo di concimi chimici".

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