Il Tito Livio al festival dei coreutici di Ischia

Protagoniste le terze: prima gita dopo la Dad, esperienza scuola-lavoro e un assaggio di palcoscenico. "Torneremo col sorriso e motivate"

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di Simona Ballatore

Il liceo coreutico Tito Livio debutta all’Ischia international School Festival, dove si tiene il Premio Artemisia. "Le classi terze dell’indirizzo classico e dell’indirizzo coreutico portano sul prestigioso palco del festival mesi di dedizione, studio e passione", sottolinea il professore Giampaolo Argentieri che li sta accompagnando nel viaggio. Sul palcoscenico si stanno confrontando oltre 400 ragazzi di una decina di licei coreutici di tutta Italia. Ieri sera lo spettacolo finale con la premiazione e la partecipazione dell’étoile Diana Ferrara. Da Milano sono partiti 35 studenti che hanno presentato una coreografia di danza contemporanea curata dalla docente Giada Primiano e un estratto dal balletto “Paquita“, con la coreografia di Mariangela Angelucci, docente di tecnica classica.

"Siamo arrivati domenica – continua il docente –, l’accoglienza è stata davvero unica. Come tutta questa esperienza, dal palcoscenico ai momenti più ludici". Una boccata d’ossigeno per le due classi dopo due anni in cui le attività e gli spettacoli sono stati congelati. Oltre a essere un’occasione di Pcto (ex alternanza scuola e lavoro): "È una palestra importante per tutta la parte relativa alla preparazione, al riscaldamento, allo studio, alla prova per gli spazi per poi andare in scena – sottolinea il professore –: i dieci minuti di coreografia che vediamo allo spettacolo hanno dietro tantissimo lavoro da parte di studenti e colleghi". In viaggio anche la professoressa di lettere: l’esperienza è stata inserita all’interno di una visita didattica e culturale. Una guida ha mostrato loro l’isola, oggi saranno a Napoli e visiteranno il teatro San Carlo. Ad arricchire il palinsesto, mare e piscina. Che male non fanno. "In questi due anni le terze non hanno potuto fare alcuna gita scolastica, neppure di un giorno – ricorda Argentieri –, per questo abbiamo pensato di partecipare con loro al Festival, facendole confrontare con il palcoscenico che è tanto mancato. Con la Dad sono state molto penalizzate". Anche le altre classi del Tito Livio parteciperanno ad altre esperienze, alcune stanno già apprezzando il Balletto di Reggio Emilia. "Sicuramente torneranno sui banchi lunedì con una motivazione in più e col sorriso".

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