"Il sogno di nostro padre si è fatto grande"

La pescheria fondata da Antonio Merenda nelle mani dei figli Alessia e Stefano trasformata in un’impresa che riempie un capannone

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di Camilla Garavaglia

L’ex capannone di viale Lombardia, al confine con Cuggiono, stava aspettando questo momento da oltre dieci anni. In queste ore, infatti, Alessia e Stefano Merenda assieme alla loro mamma e alle persone che li hanno aiutati in questa impresa, stanno finendo di allestire il nuovo punto vendita Merenpesca che apre al pubblico – osservando tutte le regole anti assembramento – proprio oggi. Realizzando, così, il sogno di Antonio, papà di Alessia e Stefano e fondatore di Merenpesca.

"Papà è mancato quest’estate – spiega Alessia – e noi abbiamo voluto finire questo suo enorme progetto continuando a seguire passo passo la ristrutturazione del capannone proprio come abbiamo fatto negli ultimi anni. Abbiamo investito tanto tempo ed energie, ma oggi siamo felici di vedere che il sogno di papà, perseguito con tanta testardaggine e passione, sia diventato realtà fin nei minimi dettagli".

Il punto vendita avrà due celle frigorifere, uno spazio di lavorazione per i prodotti, gli uffici, un piccolo shop di prodotti da abbinare al pesce (vini, salse, pasta) e in futuro un angolo ristorazione, oltre chiaramente al banco per la vendita al dettaglio "cosa che prima già facevamo, ma era secondaria rispetto all’ingrosso per i ristoranti del territorio" specifica Alessia. E quando si parla di territorio, si intende l’Altomilanese, sì, ma anche il Pavese, il Novarese e il Varesotto. Antonio Merenda, del resto, a Inveruno era una vera istituzione. "Ha sempre avuto la passione per la pescheria, da quando era piccolo – racconta Alessia – e appena ha potuto è entrato nel settore come imprenditore. Non aveva nemmeno vent’anni. Da allora si è sempre occupato di prodotti ittici e da trent’anni aveva un punto commerciale a Inveruno, un paese che lo aveva accolto e che l’ha salutato con estremo affetto quest’estate. Il bene che le persone volevano a nostro padre noi lo sentiamo ancora, e per questo cogliamo l’occasione per ringraziare tutte le aziende e le persone che ci hanno aiutato con il loro lavoro a realizzare il sogno del ‘Mere’". Prima di andarsene, Antonio Merenda ha seguito un’ultima ispirazione: ha recuperato una vera barca, l’ha dipinta con i colori del mare della Sicilia e vi ha attaccato una lampara originale. Questa barca si trova oggi davanti al nuovo punto vendita Merenpesca. Sulla fiancata, il nome dell’amata nipotina: Camilla.

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