REDAZIONE MILANO

"Il sindaco è un imprenditore nella morsa della crisi"

Il centrodestra fa cerchio intorno a Carmine Lavanga che ha un debito di 64mila euro con il Comune

Fa "quadrato" intorno al suo sindaco che, "come decine di migliaia di piccoli imprenditori stretti nella morsa implacabile delle crisi e delle tasse, ha preferito dare priorità a garantire la sopravvivenza dei propri lavoratori, onorando anche gli impegni con i fornitori". E punta il dito contro il Pd che avrebbe strumentalizzato la vicenda. La lista di maggioranza Insieme per Pogliano difende il suo sindaco Carmine Lavanga da giorni nella bufera politica per un debito nei confronti del Comune di Pogliano Milanese di 64mila euro, a causa di rate Imu e Tasi non versate. Le tasse dovute si riferiscono ad un’area edificabile acquistata nel 2006 dal sindaco-geometra, all’epoca consigliere comunale d’opposizione. Il debito si riferisce al mancato pagamento delle tasse nel 2015. Nel frattempo nel 2019 è stato eletto sindaco con il centrodestra, nel febbraio 2021 ha ricevuto gli avvisi di accertamento e qualche mese dopo ha chiesto la rateizzazione del pagamento. Il parere del Ministero dell’Interno dello scorso 3 settembre ha rimesso in discussione tutto, la sua carica di sindaco sarebbe incompatibile con quel debito e il Pd ha chiesto le dimissioni. "Solo chi è lontano dalla realtà quotidiana e dalla verità e distante dal mondo del lavoro, può creare polemiche inutili e capziose che nulla hanno a che fare circa la bontà dell’amministrazione comunale presieduta dal Lavanga - commenta il capogruppo Luca Colombo - Ma il tempo è galantuomo si avrà modo di capire le dinamiche interne che hanno portato il Ministero degli Interni a ignorare una sentenza del Consiglio di Stato che garantisce uguali diritti a tutti i cittadini a prescindere dai ruoli ricoperti".

Ro.Ramp.