GIAMBATTISTA ANASTASIO
Cronaca

Il servizio ferroviario Sui binari 111 nuovi treni E Fontana avvia i contatti per un secondo passante

In servizio la metà dei convogli ordinati dalla Regione a partire dal 2017. Gli altri entro il 2025. Traffico da decongestionare, il governatore: "Ne ho parlato col ministro Salvini, è interessato".

Il servizio ferroviario  Sui binari 111 nuovi treni  E Fontana avvia i contatti  per un secondo passante

Il servizio ferroviario Sui binari 111 nuovi treni E Fontana avvia i contatti per un secondo passante

di Giambattista Anastasio

Treni e binari: non serve altro per migliorare il servizio reso ai pendolari lombardi. Per quanto riguarda i convogli, ieri si è raggiunto un primo traguardo: 111 nuovi locomotori sono entrati a far parte della flotta di Trenord, esattamente la metà di quelli ordinati dalla Regione Lombardia a partire dal 2017, quando la Giunta allora presieduta da Roberto Maroni si impegnò in una commessa da 1,7 miliardi di euro proprio con l’obiettivo di svecchiare il parco mezzi circolante. A rimarcare il raggiungimento di questo primo traguardo è stato il governatore Attilio Fontana, dal binario 2 della stazione di Cadorna. Lo stesso Fontana ha poi riaperto un tema del tutto centrale per il miglioramento del servizio ferroviario regionale ma finora rimasto ai margini del dibattito pubblico: la realizzazione di una seconda linea passante a Milano per decongestionare un nodo ormai saturo. Il numero uno di Palazzo Lombardia ha fatto sapere di averne parlato con Matteo Salvini, ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti nonché segretario federale della Lega, lo stesso partito del presidente della Regione. Fondamentale, ovviamente, il ruolo di Rete Ferroviaria Italiana (RFI), proprietaria di gran parte dei binari lombardi. Con ordine, allora.

"C’è ancora tanto da lavorare per raggiungere un livello ancor più elevato, ma siamo a metà dell’opera – dichiara Fontana -. Entro il 2025 arriveranno gli altri 111 treni e i nuovi convogli saranno, in totale, 222. I dati in nostro possesso certificano che, a ogni nuovo treno immesso in servizio, corrisponde un aumento della puntualità". "A conclusione del piano di consegne – sottolinea Claudia Terzi, assessore regionale alle Infrastrutture – i treni regionale avranno un’età media di appena 10 anni". "Grande attenzione continuerà a essere rivolta anche al tema della sicurezza, il sistema di videosorveglianza sui convogli è un segnale forte e chiaro che va in quella direzione" aggiunge Franco Lucente, assessore regionale ai Trasporti.

Nel dettaglio, su 9 linee di Trenord già oggi circolano solo i nuovi convogli, mentre su altre 18 linee si alternano con convogli più datati. Entro la fine dell’anno in corso si conta di metterne sui binari altri 63, che saranno destinati alle direttrici verso Piacenza, Domodossola, Cremona e Pavia. Nel frattempoi, fanno sapere da Trenord, i treni appena acquistati "hanno migliorato le performances di servizio su dorsali fondamentali quali la linea S8 Milano-Carnate-Lecco, sulla quale viaggiano ogni giorno 31mila passeggeri: il 90% delle corse arriva a destinazione puntuale, con un miglioramento di 19 punti percentuali rispetto al 2019, quando il dato era fermo al 71%". Miglioramenti significativi, sempre rispetto a 4 anni fa, sempre rispetto al pre-Covid, anche "sulla Milano-Treviglio-Brescia-Verona (35.700 passeggeri al giorno, puntualità delle corse salita dal 62 all’83%), sulla Milano-Pavia-Voghera-Alessandria (dall’81 all’85%), sulla Milano-Domodossola (dal 63 all’84%) e, ancora, sulla Bergamo-Brescia, la linea che collega le due capitali della cultura del 2023: puntualità cresciuta dal 53 all’86%.

Quindi il tema del nuovo passante ferroviario: "Ho proposto al ministro Salvini di creare una nuova stazione passante su Milano e il ministro si è mostrato molto interessato. Mi ha detto che ne parlerà con RFI". Ma il progetto è più ampio di una singola stazione, basta dare un occhio al Programma Regionale della Mobilità e dei Trasporti, dove si fa riferimento ad un secondo nodo ferroviario per di Milano da attuarsi per lotti con l’obiettivo. Noto, notissimo, l’antefatto: il nodo di Milano è saturo di traffico. In particolare la stazione Centrale ma in Garibaldi e in Cadorna non va molto meglio. Due, allora, le stazioni che si prevede di valorizzare nell’ambito di un nuovo passante: Bovisa, già interessata da lavori di potenziamento che valgono 110 milioni di euro, compresa l’aggiunta di 6 nuovi binari (4 per la circolazione dei convogli e due di attestamento) per poter andare oltre le 750 corse giornaliere ospitate attualmente. L’altra stazione candidata ad entrare nel progetto di un secondo nodo passante è quell,a di Greco-Pirelli, che oggi è tra quelle sottoutilizzate nonostante la vicinanza strategica alla Bicocca e alla sua università. In questo contesto non va dimenticata, infine, la Circle Line che sorgerà grazie alla riqualificazione degli ex scali ferroviari milanesi, una linea che servirà a unire la cerchia più periferica della città proprio via ferro. Progetti che possono parlarsi.