Il semaforo delle emozioni e i colori. La “città felice” secondo i giovani

Il plastico sulla Bollate ideale parteciperà al concorso "A City in Mind", l’assessora: bellissimo lavoro

Nella "città felice" progettata dai ragazzi e dalle ragazze del consiglio comunale junior di Bollate ci sono tanti "happy point". Luoghi "00sigarette" dove ci sono un semaforo delle emozioni, arredi urbano viola (colore della gentilezza) o arcobaleno e aiuole con fiori colorati. Qui è possibile fare esperienze multisensoriali diverse tra di loro. Il plastico sulla “Bollate ideale” è esposto da qualche giorno nella vetrina del Municipio e può essere visto da tutti i cittadini. Inoltre il progetto parteciperà, inoltre, alla sesta edizione del concorso di idee "A City in Mind", promosso da Fondazione Triulza sul tema "I sensi della città". Realizzato nell’ambito del consiglio comunale dei ragazzi e delle ragazze è stato presentato durante l’ultima seduta. I consiglieri comunali junior hanno raccontato i propri progetti che sono stati elaborati all’interno di due commissioni: la prima formata dagli studenti delle scuole primarie Masih, don Milani, Montessori, Marco Polo e Rosmini, la seconda dagli studenti delle scuole medie Gramsci, Leopardi e Montale. Tutti sono partiti dalla stessa domanda, si sono chiesti come nuova prospettiva e un approccio sensoriale diversi possano migliorare la sostenibilità ambientale e sociale nelle nostre città, favorendo l’inclusione, l’accessibilità e il benessere delle persone. Il progetto esposto in Comune è quello realizzato dai consiglieri della primaria rappresenta Bollate come città felice con tanti Happy Point, dislocati in città e nelle vicinanze delle scuole. Questi luoghi sono collegati tra di loro da navetta chiamata appunto "Happy Bus".

"Si tratta di una bellissima realizzazione ma soprattutto un bellissima idea di luoghi vivibili e inclusivi - commenta l’assessore alle Politiche educative Ida De Flaviis - nata da un percorso di ideazione della città perfetta desiderata dai nostri giovani bollatesi. Un bel lavoro, che testimonia anche il senso civico di ragazzi e ragazze, in vista del futuro che li aspetta, chiamati domani a gestire il bene pubblico. Un progetto che mette i semi di un modo diverso di vivere i tempi e i modi delle nostre città".

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