Il ritorno dei no vax "Libertà, libertà" In duemila in piazza con i soliti slogan

Da piazza Castello ai Navigli per protestare contro l’obbligo vaccinale. Delegazioni da Emilia e Piemonte e i soliti volti noti dei cortei del 2021

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di Nicola Palma

Esattamente un anno fa, il 27 novembre 2021, in trecento scattarono all’improvviso da piazza Duomo, bloccando via Torino e trascinandosi alla spicciolata sui Navigli. Erano gli ultimi fuochi della stagione dei cortei illegali dei no vax, tassa fissa per una quindicina di weekend neutralizzata a dicembre dai controlli preventivi disposti da Prefettura e Questura. Un anno dopo, rieccoci al punto di partenza. Nel frattempo, molto è cambiato sul fronte della pandemia: quasi tutti gli obblighi (a cominciare dal green pass) sono andati in soffitta e la vita è tornata a scorrere sostanzialmente come prima, nonostante la recente risalita dei contagi.

Eppure ieri alcune migliaia di persone hanno risposto alla chiamata (preavvisata, stavolta) degli anti-tutto, che si sono dati appuntamento in centro alle 15, "a tre giorni dalla sentenza della Corte Costizionale sull’obbligo vaccinale". Non potendo parlare del certificato verde (comunque riesumato da alcuni nostalgici striscioni) e degli argomenti che tenevano banco quando il coronavirus faceva davvero paura, gli organizzatori hanno ripiegato su altri temi: dall’Ucraina alla Nato, dal carovita alla lotta al transumanesimo, fino alle immancabili "società digitale" e "manipolazione mediatica" da stigmatizzare. Variegato come al solito il parterre di partecipanti, saliti cammin facendo dai 400 di piazza Castello ai circa duemila mal contati che hanno saturato corso di Porta Ticinese qualche minuto prima delle 17, dopo aver attraversato a passo lento via Minghetti, piazzale Cadorna, via Carducci e via de Amicis sotto il controllo delle forze dell’ordine: coppie con bambini e anziani, delegazioni da Emilia e Piemonte, antagonisti coi vessilli della Palestina e patrioti col tricolore; e poi i leader improvvisati delle proteste della prima ora, quelle con partenza da piazza Fontana.

"Siamo usciti dalle chat", il grido di battaglia. E via al rosario: "Giù le mani dai bambini", "Libertà, libertà" e "... vai via, sei tu la pandemia" preceduto dai nomi di virologi e politici, compresi Draghi e Di Maio che se ne sono andati da un pezzo. È quasi finito il 2022, ma in Darsena tutto sembra essersi fermato al 2021. Compresi gli automobilisti imbufaliti in coda.

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