"Ciao Dani. Hai lasciato un vuoto incolmabile. Mancheranno la tua risata, la tua gioia di vivere, la tua spensieratezza". Un post breve accompagnato dalla fotografia di cinque donne sorridenti sedute a un tavolo: dalle loro espressioni traspare la gioia genuina di stare insieme, tra amiche di vecchia data.
Un ricordo lieto che diventa uno strazio difficile da esprimere e condividere in questi giorni di sgomento, cordoglio e profonda tristezza per la fine atroce di Daniela Albano, trucidata dal figlio Riccardo insieme al marito e al piccolo Lorenzo. Vengono in mente le parole di “Canzone per un’amica” di Francesco Guccini: "Voglio però ricordarti com’eri, pensare che ancora vivi, voglio pensare che ancora mi ascolti e che come allora sorridi".
"Con Dani ci siamo conosciute da ragazzine, abbiamo passato cinque anni insieme all’istituto tecnico Andrea Doria di Cinisello – ricorda Daniela, una degli ex compagni –. Era una bella classe, molto unita. Il nostro legame era forte e non si è mai interrotto in tutti questi anni: siamo riusciti a mantenere i contatti. I tanti impegni professionali e familiari non ci consentivano di vederci ogni giorno, ma ci sentivamo spesso e ci vedevamo ogni volta che ci era possibile insieme agli ex compagni. Qualche volta eravamo in tanti, altre in quattro o cinque. Ritrovarci era sempre un grande piacere. Daniela era una donna straordinaria, piena di vita, altruista, generosa e socievole. È stato soprattutto grazie a lei che abbiamo mantenuto questo forte legame personale e di gruppo. Anche dopo che si era trasferita con la famiglia a Paderno Dugnano, era rimasta molto legata a Cinisello, dov’era cresciuta".
Per diversi anni Daniela Albano ha gestito il laboratorio di sartoria e vendita di intimo in centro città insieme alla madre, e anche dopo la chiusura dell’attività almeno una volta la settimana veniva al Pertini a fare colazione con lei.
"Daniela ci ha regalato anni di leggerezza e spensieratezza, ed è così che vogliamo ricordarla: sempre sorridente. Anche se questi sono davvero giorni terribili per tutti noi. Non riusciamo a capacitarci di quanto è successo", aggiungono altri ex compagni di classe all’istituto.
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