
Il report sulla droga Due tonnellate e mezzo sequestrate in un anno Overdose dimezzate
di Nicola Palma
Più di due tonnellate e mezzo sotto sequestro in dodici mesi. Più denunciati per spaccio e per associazione a delinquere. Overdose dimezzate rispetto all’anno precedente. Malpensa come hub più battuto dalle rotte delle organizzazioni criminali sudamericane e africane. Flash dalla relazione 2023 della Direzione centrale per i servizi antidroga, che come ogni anno ha analizzato il mercato degli stupefacenti all’ingrosso e al dettaglio. Un report che parte dalle macrotendenze a livello continentale, per poi concentrarsi su Regioni e singoli territori. Se prendiamo in considerazione solo la Città metropolitana di Milano, nel 2022 sono state portate a termine 1.832 operazioni delle forze dell’ordine (-16,27% rispetto all’anno precedente), suddivise tra arresti in flagranza di pusher e blitz legati a inchieste più articolate degli agenti della Squadra mobile, dei carabinieri del Nucleo investigativo o dei finanzieri del Gico.
Le indagini hanno contribuito in maniera decisiva a mettere i sigilli a 2.565 chili di droga, con un calo percentuale del 15% rispetto al 2022: da record il sequestro degli specialisti dell’Antidroga di via Fatebenefratelli, che nel gennaio dell’anno scorso hanno scovato 43,06 chili di eroina nell’appartamento di via Scialoia abitato da una cinquantottenne italiana. Per quanto riguarda i quantitativi, i numeri vanno contestualizzati, perché a volte risentono delle tempistiche di accertamenti particolarmente lunghi e approfonditi, con sequestri che avvengono in un determinato momento invece che in un altro per esigenze meramente investigative. Di conseguenza, dal punto di vista statistico, è più utile allargare lo sguardo al quinquennio precedente per avere un quadro generale della situazione: il 2018 resta l’anno coi numeri più alti (3,7 tonnellate), seguito dal 2021 con 3 tonnellate; il dato del 2020 (2,4 tonnellate) è in linea con quello del 2022, mentre il 2019 resta fanalino di coda con 2 tonnellate. Il focus sui tipi di sostanze ci dice che nel 2022 le forze dell’ordine hanno tolto dal mercato 103,9 chili di cocaina (-31%), 95 di eroina (5 in meno dell’anno da primato 2020 con oltre 100 chili), 1.563 di hashish, 790 di marijuana e 7 di droghe sintetiche.
Passiamo alle persone indagate per reati legati agli stupefacenti: in totale sono 2.302, di cui 2.170 per spaccio e 132 per associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga. Quest’ultimo è un dato che colpisce molto gli addetti ai lavori, visto che dopo anni in cui la stessa casistica non raggiungeva la doppia cifra (8 nel 2016), l’impennata del 2021 (108, con un incremento del 300% rispetto ai 27 del 2020) è stata confermata nel 2022, con un ulteriore aumento del 22,22%. Per quanto riguarda le nazionalità, c’è stata un’inversione di tendenza rispetto al 2021: se due anni fa, il numero dei denunciati italiani (1.069) superava quello degli stranieri (988), l’anno scorso i primi (1.007) sono stati "battuti" dai secondi (1.295); tra loro, circa uno su tre è di origine marocchina (479), seguiti da egiziani (219), albanesi (94), gambiani (88) e tunisini (58).
Un altro numero che deve far riflettere è quello legato all’età: se nel 2021 erano 68 i minorenni indagati per droga, nel 2022 sono diventati 88 (+29,41%), a fronte del dato sui maggiorenni cresciuto dell’11% (da 1.989 a 2.214). La nota positiva arriva per fortuna dalle overdose letali, che sono tornate agli stessi livelli del 2020 (4 decessi) dopo il preoccupante incremento registrato nel 2021 (9 morti tra Milano e hinterland). Una tendenza che si conferma pure nel resto della Lombardia, dove le fredde statistiche raccontano di 20 decessi (5 solo nella provincia di Brescia) rispetto ai 34 del 2021. Da dove arriva la droga che gli spacciatori smerciano all’ombra della Madonnina? Sul fronte cocaina, lo spunto buono si intercetta nelle due pagine di analisi dell’ufficiale di collegamento di stanza a Lima: "La via aerea è utilizzata dai corrieri, che si imbarcano presso lo scalo internazionale “Jorge Chavez” del Callao, diretti ad Amsterdam, Madrid e Parigi, spesso con scalo successivo a Roma Fiumicino e Milano Malpensa".
Già, Milano Malpensa, l’hub di riferimento per i ’mulos‘ in partenza dal Sudamerica: "Nel 2022 – si legge nel dossier della Dcsa – i sequestri di cocaina alla frontiera aerea sono stati pari a 307,21 chili, registrando un incremento del 550,61% rispetto ai 47,22 chili del 2021". E ancora: "L’aeroporto italiano nel quale sono state intercettate le maggiori quantità complessive di cocaina è stato quello di Malpensa, con 234,22 chili (il 76,24% del totale sequestrato in frontiera aerea), seguito da Fiumicino con 60,24 chili (19,61%) e da Linate con 8,08 chili (2,63%). Questi tre aeroporti hanno inciso per il 98,48% sul totale sequestrato presso gli scali aeroportuali italiani". La classifica dei Paesi di provenienza della "bianca" è guidata per distacco dalla Colombia (211 chili), seguita da Perù (40 chili), Repubblica Dominicana (17,48 chili) e Argentina (12,52 chili). Il discorso non cambia se ci si concentra sull’eroina, che viaggia in aereo in sette casi su dieci (72,42% del totale sequestrato): Malpensa è al primo posto con 43,28 chili tolti dal mercato nel 2022 e numeri quasi doppi rispetto a quelli di Fiumicino (23,46 chili). In questo caso, cambiano le rotte dei trafficanti: la "nera" arriva da Nigeria, Albania, Sudafrica, Senegal e Camerun.