REDAZIONE MILANO

Il rebus di Trilussa e Val Lagarina è in 10 iscritti

Scuole a rischio a Quarto Oggiaro: il destino di Trilussa e Val Lagarina sospeso su numeri incerti. Polemiche e richieste di ripensamento per evitare accorpamenti forzati.

Il rebus di Trilussa e Val Lagarina è in 10 iscritti

La scuola Gherardini di via Cittadini oggi sotto l’ala dell’istituto comprensivo Val Lagarina Finirebbe sotto il Trilussa

L’incognita è in una manciata di numeri che tiene in sospeso due scuole a Quarto Oggiaro: il comprensivo Trilussa e il vicino Val Lagarina. La normativa del dimensionamento prevede che, al di sotto dei 600 alunni, si perda la dirigenza e si venga accorpati al vicino istituto. I primi numeri - non definitivi - davano il Trilussa a 590 alunni. Ma è una scuola che riceve iscrizioni anche in corso d’anno. Si è tentato subito di evitare un maxi comprensivo da 1.600 alunni in un territorio di frontiera dove la scuola è un vero presidio. L’ipotesi è stata quella di cedere la scuola “Gherardini” di via Cittadini - oggi sotto l’ala di via Val Lagarina - al Trilussa, in modo da ribilanciare le iscrizioni. "Un discorso che a tavolino non farebbe una piega, ma in mezzo ci sono alunni e insegnanti – sottolinea la vicaria dell’istituto di via Val Lagarina, Monica Giorgini –. Premettendo che siamo contenti della scelta di mantenere i due comprensivi, una spartizione simile penalizzerebbe il percorso virtuoso fatto fin qui che ha portato anche a una crescita di iscritti. Chiediamo un ripensamento e, solo se non fosse più possibile, di garantire continuità didattica, tenendo insieme alunni e docenti". Perché il rischio è che prendano due strade diverse. Per mostrare il cortocircuito - e far sentire il loro "no al distacco forzato" - lunedì alunni, genitori e nonni della primaria Gherardini si sposteranno da via Cittadini attraverso il parco di via Lessona, dove confluiranno anche i bimbi e le famiglie della primaria di via Val Lagarina e delle medie Vico, di via Otranto. "Come scuole abbiamo sempre collaborato per bilanciare le iscrizioni e continueremo a farlo, smistando le domande in base ai bacini, ma chiediamo attenzione ai bisogni della nostra comunità", prosegue la vicaria. Nel frattempo le iscrizioni del Trilussa avrebbero già superato il tetto dei 600.

"Noi abbiamo espresso una volontà politica forte: evitare il maxi-comprensivo e tenere le due scuole – spiega la vicesindaco Anna Scavuzzo –. Nella proposta di deliberazione che abbiamo dovuto presentare a Regione e Città Metropolitana per rispondere alla normativa ministeriale, abbiamo anche previsto un passaggio: se arrivasse la conferma del numero dall’Ufficio Scolastico tutto potrebbe tornare come prima. Da parte nostra c’è la massima disponibilità. Quel numero però non lo abbiamo noi e non basta una mail". L’incognita è in un numero e in chi - finalmente - lo certificherà. Si.Ba.