Era accusato di aver preso parte alla rapina della catenina d’oro subita da un ragazzo nel giugno del 2021 nella zona di Porta Venezia. Per la Procura, T.G., quarantenne senegalese, era l’uomo che aveva immobilizzato da dietro la vittima, consentendo così al complice di mettere in atto lo strappo della collana. Tuttavia, nel corso del processo di primo grado, che si è concluso nei giorni scorsi, il derubato e l’amico che era con lui quella sera (durante la quale nello stesso quartiere andarono in scena altri colpi simili con orologi marca Rolex e bracciali come bottino) non hanno riconosciuto l’imputato, mostrandosi titubanti pure sul riconoscimento fotografico effettuato durante le indagini.
Così il quarantenne di origine centrafricana, difeso dall’avvocato Pasquale Poerio, è stato assolto con formula piena dall’accusa di rapina aggravata in concorso dai giudici della settima sezione penale del Tribunale; il pm aveva chiesto una condanna a cinque anni di reclusione.
N.P.