NICOLA PALMA
Cronaca

Il raid degli eco-vandali all’Arco. Le urla dei passanti: "Vergogna". Sopralluogo per valutare i danni

Vernice contro il monumento: sette attivisti denunciati. Verifiche di Sovrintendenza e Comune

Il raid degli eco-vandali all’Arco. Le urla dei passanti: "Vergogna". Sopralluogo per valutare i danni

Il raid degli eco-vandali all’Arco. Le urla dei passanti: "Vergogna". Sopralluogo per valutare i danni

e Marianna Vazzana

Il solito blitz a favor di smartphone per imbrattare un monumento. Le invettive contro l’aumento delle spese militari e il contemporaneo taglio dei fondi per fronteggiare l’emergenza climatica. E l’intervento della polizia per mettere fine al raid, con l’ormai arcinoto strascico di denunce e fogli di via. L’ennesima incursione degli attivisti di "Ultima Generazione", che ieri pomeriggio hanno messo nel mirino l’Arco della Pace, lascia dietro di sé una pesante incognita, a nove mesi di distanza dall’assalto alla statua equestre di Vittorio Emanuele in piazza Duomo.

Pure in quell’occasione, i militanti che scagliarono un liquido giallo assicurarono che si trattava di vernice lavabile. E invece è stato necessario un costoso intervento di restauro per farlo tornare come prima: 28.950 euro donati da Vox Media, con impalcature rimosse il 5 ottobre. Ci risiamo? A questa domanda risponderanno oggi i tecnici della Sovrintendenza e del Comune, che effettueranno un sopralluogo congiunto per individuare che tipo di sostanza sia stata utilizzata per colpire l’Arco fino a un’altezza di oltre due metri e soprattutto per capire se basti un getto d’acqua per cancellare lo sfregio temporaneo o se invece sia stato in qualche modo intaccato il materiale di cui è fatto il monumento inaugurato il 10 settembre 1838 per sancire la pace tra le Nazioni europee post Congresso di Vienna. La struttura, come si legge nella scheda tecnica del Ministero dei Beni culturali, è interamente in granito di Baveno, rivestito in pietra di Crevoladossola. I passanti che hanno assistito all’episodio non hanno risparmiato urlacci e critiche ai sette attivisti, due uomini e cinque donne di età compresa tra 19 e 42 anni, che dopo aver imbrattato l’Arco si sono sdraiati sul pavè: "Ma vergognatevi!", "Poi pago io per pulire la vostra m...", "Non serve a niente quello che fate". E ancora: "Andate a dare una mano in Emilia", "Andate a lavorare nullafacenti, vergogna!".

L’azione è stata interrotta dai poliziotti delle Volanti, che a fatica hanno accompagnato i militanti negli uffici di via Fatebenefratelli: una volta identificati, per tutti e sette sono scattate le denunce per l’articolo 518 duodecies del codice penale, che punisce con la reclusione da due a cinque anni e con una multa da 2.500 a 15mila euro "chiunque distrugge, disperde, deteriora o rende in tutto o in parte inservibili o non fruibili beni culturali o paesaggistici propri o altrui". In aggiunta, potrebbero arrivare ulteriori misure da parte del questore Giuseppe Petronzi, come ad esempio un foglio di via o altri provvedimenti del genere. Solo tre giorni fa, altri membri di "Ultima Generazione" avevano bloccato il traffico in viale Lucania, generando pure in quel caso la reazione furibonda degli automobilisti costretti a rimanere in coda per diversi minuti all’ora di punta.