Il pubblico all’Ottagono: "D’improvviso, la magia"

MILANO Il maxischermo al centro dell’Ottagono della Galleria Vittorio Emanuele II incanta ...

Il pubblico all’Ottagono: "D’improvviso, la magia"

Il pubblico all’Ottagono: "D’improvviso, la magia"

Il maxischermo al centro dell’Ottagono della Galleria Vittorio Emanuele II incanta i passanti: il “Don Carlo“ rapisce anche solo per qualche minuto famiglie con bambini, turisti, milanesi che erano semplicemente usciti a passeggiare nella serata di Sant’Ambrogio scegliendo il centro cittadino come meta per calarsi nell’atmosfera natalizia, per curiosare tra i mercatini e magari ammirare l’abete gigante di piazza Duomo e quello “alternativo“ di Gucci, proprio in Galleria. Le note dell’opera proiettano subito altrove; i volti dei protagonisti, la magnificenza della scenografia e i particolari dei costumi sono un invito a fermarsi a guardare. E così ci si ritaglia una parentesi. Ci si immagina dentro il Teatro alla Scala, dove in quel preciso istante lo spettacolo è sul palco. Il “ricambio“ di pubblico è continuo, così davanti allo schermo c’è sempre folla, dalle 18 in poi. La “Prima“ è anche qui, nel Salotto di Milano. All’aperto, per tutti. L’Ottagono è tradizionalmente tra i luoghi della “Prima diffusa“ che quest’anno è stata proiettata in oltre 35 sedi (con più di 10mila posti disponibili). Un grande progetto di inclusione culturale sul territorio e nei luoghi dove la cultura spesso fatica ad arrivare, come le case di accoglienza e le carceri. All’Ottagono, si diceva, lo schermo gigante è tradizione. Alcuni lo scelgono di proposito, incuranti del freddo, "perché sotto la cupola di vetro, con le luminarie tutt’attorno, la magìa è doppia". Altri si imbattono a sorpresa nella Prima. "Ed è altrettanto bello. Perché c’è bisogno di meravigliarsi all’improvviso".

M.V.