Pd in campo per Enzo Baldoni (nella foto). In un post sul suo profilo Facebook, la capogruppo dem in Comune Beatrice Uguccioni scrive che "Enzo Baldoni è nella storia del nostro Paese. La sua tragica fine in Iraq, dove si trovava per documentare la guerra e aiutare i civili con la Croce Rossa, lo ha fatto conoscere a tutti. Ma il ricordo che di lui va tenuto vivo è quello di ciò che ha fatto in vita, del suo riconosciuto e stimato impegno professionale e soprattutto del suo altruismo. Milano lo ha insignito della Medaglia d’Oro alla Memoria nel 2004 e a lui ha dedicato un Auditorium Civico". Uguccioni, a questo punto, aggiunge: "Credo sia giusta la sollecitazione dei familiari che, a venti anni dalla morte, vorrebbero che a lui venisse dedicata una strada o l’iscrizione al Famedio. Ne ho parlato con l’assessore alla Cultura Tommaso Sacchi e ho presentato richiesta affinché il nome di Baldoni venga inserito tra quelli delle persone che si sono distinte in vita per meriti particolari e per la loro storia, e che verranno presi in considerazione dalla prossima Commissione per le iscrizioni al Famedio. Richiesta sottoscritta da molte consigliere e molti consiglieri comunali".
Dopo l’intervento della moglie e dei due figli di Baldoni, pubblicato dal Giorno, si muove dunque la politica, per dedicare un luogo della città al giornalista, umbro di nascita e milanese d’adozione, ucciso dall’Esercito islamico il 26 agosto del 2004. Sono state infatti intitolate a lui vie e scuole in altre città d’Italia, mentre a Milano una petizione sostenuta in passato da 14 mila firme è rimasta finora senza esiti. La famiglia, inoltre, due anni fa aveva scritto al sindaco Giuseppe Sala "chiedendo di prendere in considerazione di inserire il suo nome nel Famedio", senza però ricevere risposte.
M.Min.