
Il nodo infrastrutture Rho-Monza, le associazioni: "Parliamo di mitigazioni"
di Davide Falco
Rho-Monza e strade complanari: quattro associazioni chiedono di valutare gli effetti del progetto con la Conferenza dei servizi, che mette intorno a un tavolo tutti i soggetti coinvolti, per studiare òe opere di mitigazione ambientale. Il circolo Legambiente Giorgio Tozzo, il circolo Steve Biko, L’altra Novate e All’ombra dell’albero inviano una lettera al sindaco Daniela Maldini e al presidente della Consulta Rho-Monza. Complanari, rotonde, traffico, ma non è ancora stata ancora convocata una Conferenza dei servizi. "Ancora oggi, in modo più o meno consapevole, il nostro Comune sta operando senza una chiara distinzione tra una travagliata fase progettuale e una obbligatoria fase decisoria: non siamo stati informati, non ci risulta che la fase decisoria sia stata avviata. I vertici politici del Comune, i tecnici comunali, la nostra Consulta, si sono finora concentrati sugli aspetti progettuali. Chiediamo formalmente che il nostro Comune invii al Provveditorato interregionale la richiesta di convocare la Conferenza dei servizi per l’approvazione del progetto definitivo, come già suggerito dal Ministero nel 2019", spiegano dalle quattro associazioni. Il Comune ha una parte decisionale, non grandissima, ma importante e indispensabile, in quanto fa parte dei soggetti che partecipano alla Conferenza dei Servizi. "Dopo la recente inaugurazione del nuovo tratto autostradale, nessuno può affermare che la viabilità locale sia migliorata - continuano dalle associazioni - rispetto al vecchio tracciato della superstrada, sul quale transitava sia il traffico a lunga percorrenza che quello di tipo locale. I disagi attuali non saranno eliminati dal completamento entro giugno del tratto di complanare tra lo svincolo di via Brodolini e Cascina del Sole, anzi".
A questo si aggiunge il tema della mitigazione dell’inquinamento atmosferico. Il Comune di Novate ha ceduto in via provvisoria a Serravalle oltre 25mila metri quadri per realizzare una barriera di alberi e arbusti, al bordo della scarpata autostradale. Il progetto approvato è in via di completamento, andrà poi verificato il risultato ottenuto. "Lo stesso problema si pone per la pista ciclabile, per la quale si stanno completando i lavori. Come sarà mantenuta efficiente? Dovrà inoltre essere effettuata una rilevazione acustica reale e non attraverso modelli matematici degli effetti sul rumore delle nuove caratteristiche del traffico autostradale relative a velocità, numero dei veicoli ed effetti del traffico della complanare, che non sarà interrata, ma al piano campagna", concludono dalle associazioni.