I fondi erano stati messi a disposizione in estate, con una variazione di bilancio. Una ipotesi progettuale era pronta, frutto, anche, della collaborazione ormai in corso fra Comune, associazione culturale Concordiola e Associazione Nazionale Molini storici.
E stavolta ci siamo, l’impresa è individuata, i cantieri consegnati, i lavori al via: l’antica ruota del Molino Vecchio tornerà a girare. Del complesso intervento di restauro e rinnovo dell’antica ruota si occuperà una ditta di Bienno, nel Bresciano. Opera non onerosa, ma complessa: le 72 pale della ruota, ammalorate e danneggiate dai secoli, saranno smontate ad una ad una e sottoposte a un trattamento misto, che prevede la conservazione di tutto quanto conservabile e e la sostituzione delle parti ormai divorate dalla ruggine, da sostituirsi con manufatti in acciaio cortén. È prevista la realizzazione ex novo e su misura delle due bronzine su cui ruotano i perni che permettono il movimento della ruota d’acqua. A corredo dell’intervento una revisione generale della meccanica. "È un nuovo e importante passo - così la sindaca Ilaria Scaccabarozzi - verso la restituzione alla cittadinanza di una struttura importante del passato agricolo della città. Oltre che di un bene collettivo, prezioso e tutelato".
Il Molino Vecchio data il 1490 e macinava grano molti anni prima della scoperta dell’America. Un’attività fiorente proseguita sino ai primi anni del secondo Dopoguerra, fra macinatura di cereali e torchiatura di semi oleosi. Poi gli anni dell’abbandono, e il degrado. Sino al 2005, data dell’acquisizione da parte del Comune, e al 2009, anno dell’apposizione del vincolo di tutela da parte della Sovrintendenza. Un progetto di messa in sicurezza è stato completato l’anno scorso, con il primo, importante obiettivo di evitare crolli senza ritorno: camicie metalliche, puntelli, demolizioni delle parti pericolanti, e un primo recupero, quello della passerella porticata sulla roggia. Si è intervenuti anche sugli esterni, dove sono stati creati percorsi e camminamenti per le visite, è stata realizzata nuova illuminazione e sono state sistemate le aree verdi grazie a un "patto di collaborazione" comune-associazioni. La rinascita della ruota un nuovo passo fondamentale. Il futuro, ancora da disegnare. Due anni fa, intanto, il Molino gorgonzolese agguantò, record di voti, il primo posto nazionale nella categoria mulini al concorso I Luoghi del Cuore del Fai.