"Il mio appello per avere un Giardino del Ricordo"

Rita Pontone, mamma di Ilaria, morta a 25 anni, chiede che ci sia un luogo curato dove portare le ceneri della figlia: "Era il suo desiderio"

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di Roberta Rampini

"Vorrei scuotere l’opinione pubblica e le istituzioni e far sì che Ilaria e tutti coloro che hanno il desiderio di avere una dignitosa sepoltura, possano avere a Lainate un “Giardino dei Ricordi” circoscritto e curato, dove disperdere le ceneri e dove chiunque possa abbracciare il proprio caro". È l’appello di Rita Pontone, residente a Lainate, mamma di Ilaria Sveva Vistosi, morta lo scorso 30 gennaio a soli 25 anni dopo due anni di lotta contro un sarcoma rarissimo. Sua figlia, molto conosciuta perché insieme ad altre quattro ragazze incontrate durante la chemio all’Istituto dei Tumori di Milano, aveva creato il gruppo delle "Susine Pelate", aveva espresso come ultimo desiderio "di non avere un funerale religioso, di non essere seppellita in un cimitero, ma di mettere le sue ceneri in una capsula mundi, un contenitore biodegradabile da interrare sotto un bellissimo pesco giapponese, nel Giardino del Ricordo che c’è a Milano". Peccato che quando i familiari hanno contattato il Comune di Milano per esaudire il desidero di Ilaria hanno scoperto che si tratta di una procedura consentita solo ai residenti. La famiglia ha chiesto anche ad altri Comuni ma senza nessun risultato. E allora sono tornati a casa, nel Comune in cui vivono. "A Lainate questo non è possibile, o meglio c’è uno spazio all’interno del cimitero definito “Giardino del Ricordo” dove si possono disperdere le ceneri, ma è un luogo non dignitoso e non potrei mai fare una cosa del genere a mia figlia Ilaria - continua mamma Rita -. La richiesta di Ilaria e questo nuovo modo di porsi verso una nuova vita è forse inusuale, ma molte persone sono interessate, indipendentemente dalla cultura e dalla religione. Credo che abbiano diritto ad un luogo pubblico dove familiari, amici e conoscenti, possano andare a trovarle. Un luogo privato non avrebbe la stessa accessibilità".

Mamma Rita è intenzionata con tutte le sue forze a continuare questa battaglia di civiltà per Ilaria e per tutti quelli che hanno lo stesso desiderio. A Lainate non è da sola. Nei mesi scorsi si è costituito un Comitato per l’accesso ai diritti, e tra questi c’è anche quello della dispersione delle ceneri, "sia la legge nazionale sia il regolamento della polizia mortuaria garantiscono la dispersione delle ceneri in natura ma a Lainate non è garantito - spiega Claudio Stellari -. Noi abbiamo scritto all’amministrazione comunale chiedendo di pensare ad un “nuovo cimitero”, un bosco del ricordo per garantire a chi lo richiede, come la mamma di Ilaria, di poter disperdere le ceneri attraverso l’interramento di urne cinerarie biodegradabili ai piedi di un albero. È questo il nuovo modo di pensare ai cimiteri".

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