SIMONA BALLATORE; GIULIA BONEZZI
Cronaca

Il Medioriente negli atenei milanesi. Il Senato del Poli condanna le violenze. Tre “filoPal“ incatenati in Bicocca

"Sciopero della fame finché non ci incontra la rettrice". Otto denunciati per la rissa alla Statale .

Il Medioriente negli atenei milanesi. Il Senato del Poli condanna le violenze. Tre “filoPal“ incatenati in Bicocca

Il Medioriente negli atenei milanesi. Il Senato del Poli condanna le violenze. Tre “filoPal“ incatenati in Bicocca

di Simona Ballatore e Giulia Bonezzi

Il Senato accademico del Politecnico di Milano "condanna fermamente l’escalation della violenza. Gli attacchi indiscriminati contro civili e infrastrutture sono inaccettabili e devono cessare istantaneamente, consentendo l’immediato accesso agli aiuti umanitari". A quanto Il Giorno apprende, l’organo collegiale si pone sotto l’ombrello del discorso all’Onu del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e non si schiera nel conflitto che devasta il Medioriente e infiamma in differita gli atenei occidentali. Il testo della mozione verrà reso pubblico nei prossimi giorni. In esso il Senato accademico del Politecnico "si impegna ad accogliere richieste di sostegno e di collaborazione da parte di studiose e studiosi palestinesi e israeliani a rischio di incolumità fisica o la cui libertà accademica sia compromessa".

Ma l’uso della parola "condanna" rappresenta comunque una novità, nella cristalleria di sensibilità in cui si sono trasformate le università italiane mediaticamente assediate da "acampade" pro Palestina che chiedono loro di chiudere ogni collaborazione con atenei israeliani, nonché con aziende che "guadagnano dalla guerra". Da piazza Leonardo Da Vinci alla Statale che un paio di settimane fa ha inaugurato, su Milano, l’"Intifada studentesca".

E dove tra le tende, trasferite dal cortile al corridoio davanti all’aula magna causa maltempo, martedì è scoppiata una rissa tra acampadi e militanti di Lotta comunista. La polizia ha denunciato otto persone per l’"aggressione" che i filoPal hanno acrobaticamente definito "sionista", e che sarebbe stata preceduta, giorni prima, da tensioni intorno a "volantini di propaganda sionista" (per dovere di cronaca: sul numero di aprile di Lotta comunista compare un articolo, di taglio però storico, intitolato “Alle origini dello Stato di Israele“). Intanto, alla Bicocca dove pure è partita una acampada, ieri si sono radunati un centinaio di filoPal anche da altri atenei e tre studenti di "Cambiare rotta" si sono piazzati con una tenda al quarto piano, incatenati tra loro, annunciando lo "sciopero della fame" finché la rettrice non concederà loro un "incontro pubblico".

Dal Rettorato a ieri sera non erano giunte risposte ma la rettrice Giovanna Iannantuoni, che è anche presidente della Conferenza dei rettori (Crui), ha scritto agli studenti dell’acampada promettendo di sottoporre alla Crui la proposta di chiedere un "cessate il fuoco immediato" a Gaza, ricordando che il ciclo d’incontri organizzato dall’ateneo proseguirà il 4 giugno con due ong "attive nell’assistenza umanitaria alla martoriata popolazione palestinese", annunciando che nel cda di oggi proporrà l’adesione al consorzio Unimed "di cui fanno parte otto università palestinesi" ("gli unici accordi che intratteniamo con università collocate nei territori occupati") e ad altre iniziative per sostenere finanziariamente studenti palestinesi. E promettendo che istituirà una commissione simile a quella della Statale per valutare gli accordi stipulati dalla Bicocca.