"Il lockdown? Mi è servito per migliorare"

Santoni presenta la sua nuova “capsule“ e si è da poco aggiudicato uno spazio all’Ottagono. "Il futuro è ripartire da un’eccellenza artigiana"

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Una iniezione di coraggio e di energia, in questa fashion week della ripresa, arriva da Giuseppe Santoni, imprenditore nel settore calzature di lusso, che ieri ha presentato la capsule collection disegnata da Andrea Renieri, nel suo spazio di via Montenapoleone. C’è bisogno anche di bellezza per superare questa fase di crisi e bisogna riconoscere che il prodotto presentato ieri, a partire dalla femminilissima scarpa "Nodi" e poi "Drappo" e "Chiostro" ricorda, a chi l’ha dimenticato, l’importanza, ora più che mai, di un artigianato di altissima qualità per uscire dall’impasse.

Il “cigno nero” può arrivare, ma bisogna continuare a investire sui prodotti, sulla ricerca, sulla preziosissima artigianalità tutta italiana: è un po’ questo il senso della strategia di un imprenditore che, in controtendenza, durante il lockdown ha investito nel "Salotto di Milano" e si è aggiudicato all’asta sessanta metri all’Ottagono per farne una vetrina all’avanguardia che sublimi il prodotto per diventare "un’esperienza".

Come? "Prodotti di lusso, materiali pregiati (la Nodo ha fili di pelle morbidissimi intrecciati) che all’interno dello spazio - spiega Santoni - è possibile comperare in presenza, ovviamente online, ma anche semplicemente passando davanti alla vetrina, facendo un acquisto immediato attraverso il cellulare". E la sperimentazione del mix "phygital" (neologismo che indica fisico e viruale) ha funzionato.

"In questi ultimi mesi - ha spiegato ancora Santoni - abbiamo rivoluzionato le nostre strategie e i nostri piani, abbiamo investito sul digitale e ancora di più sull’artigianalità e siamo usciti da questo processo con una convinzione: il futuro deve puntare solo su progetti importanti e di altissima qualità. Non si deve raccontare una bella storia, bisogna dare un ottimo prodotto".

Così l’azienda che ha 700 dipendenti durante la inevitabile sosta imposta dal Covid ha usato il tempo per affinare tecniche, fare formazione ai dipendenti e pensare, con tutto il tempo necessario, a nuovi investimenti.

"Chi ha comperato nei mesi di marzo, aprile e maggio - ha detto ancora l’imprenditore - lo ha fatto soprattutto usando l’online, scelta che ci ha portato a una crescita degli acquisti in questa modalità dell’80% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso".

Ci sarà un nuovo Rinascimento, ne è convinto l’imprenditore: "Bisogna saper resistere e presto si tornerà alla moda in presenza, perché la fashion week è anche questo, partecipazione, empatia ed emozione davanti a una scarpa bella e fatta bene".

Anna Giorgi

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