Il giorno dopo la recessione Idee per Milano

Bruno

Villois

A metà anno la ricchezza finanziaria degli italiani superava i 5,3 trilioni di euro, di cui oltre 1,8 trilioni erano depositi bancari, la cui crescita è stata di oltre il 15 % nell’ultimo biennio. Il patrimonio

immobiliare si aggira intorno ai 6,5 trilioni euro. A Milano spetta il ruolo della regina della ricchezza italiana, grazie ai 35 mila euro di reddito procapite e l’8% del Pil nazionale che ne sono i principali

indicatori. In tempi di una possibile recessione è opportuno indirizzare le attenzioni al ruolo che

potràdovrà avere la città metropolitana di Milano,ricordandosi che le imprese attive superano le

350mila, e forniscono un tasso di occupazione superiore al 95%, contro meno dell’89% del resto dell’Italia. A fronte di questi dati da Svizzera, va però anche ricordato che il costo della vita è il più alto d’Italia, così com’è lo è il prezzo medio di un immobile e di riflesso i canoni locativi. Che Milano riesca a reggere meglio di ogni altra parte d’Italia anche un severo stress test è possibile ma una tale perdita di ricchezza non può che imporre una strategia differenziata per il dopo recessione. Una strategia che mantenga gli attuali temi conduttori e ne trovi altri che li integrino. Sicuramente la dinamica espansiva che potrà avere il visionario Human Technopole ne fa parte, così come ne fa parte l’emisfero universitario in forte espansione. Manca un grande museo permanente di arte moderna e contemporanea che, come provato a Bilbao, se porta il nome di una reputazionata istituzione museale estera, Metropolitan,Tate Gallery, Moca di Los Angeles, produce copiosa attrattività turistica di elevato standing e ricadute economiche particolarmente generose. Così come serve una

cittadella dell’attrattività che raccolga un maxi centro congressi,in grado di ospitare fino a 10 mila partecipanti, affiancata da un parco divertimenti affidato magari a Walt Disney. La moda dagli anni 80 e il design da quelli 90, hanno avuto un peso espansivo straordinario per Milano,adesso

servono nuovo filoni vincenti.