Il Ghilardi bis è al lavoro Col giuramento del sindaco s’insedia il Consiglio comunale

Al primo turno ha vinto con il 59,96% e la sua civica col 27% è la prima forza in città "Il cambiamento emerge dal voto che è andato più alle persone che ai partiti".

CINISELLO BALSAMO

di Laura Lana

Con il giuramento del sindaco e le nomine delle cariche istituzionali si è ufficialmente insediato il consiglio comunale cinesellese del Ghilardi bis. "Dalle radici cristiane, a cui sono stato educato, ho attinto i valori che mi hanno accompagnato in questi anni e che si sono tradotti in servizio per l’unità, la libertà e la verità. Lo dissi anche 5 anni fa. Era il mio primo mandato e tutti avevamo bisogno di tempo. Oggi prendo parola con una legislatura alle spalle, una conoscenza diversa e la consapevolezza che qualcosa è cambiato: la nostra città - ha spiegato Giacomo Ghilardi -. Non ho la presunzione di dire che il cambiamento sia avvenuto solo grazie al nostro lavoro, anche se abbiamo fatto la nostra parte, ma grazie al quotidiano sintonizzarci sui bisogni". Ghilardi ha vinto al primo turno con il 59,96% e la sua civica col 27% è la prima forza della città (nonostante il sindaco sia un leghista della prima ora). "Il cambiamento emerge dal voto, che è andato più alle persone che ai partiti. I grandi ideali, che hanno mosso le correnti partitiche, negli anni sono andati sempre più sfumando - ha sottolineato -. Circa il 46% degli aventi diritto non ha votato e dobbiamo guardare a loro insieme, non come terreno da riconquistare ma come persone alle quali fare proposte. Ciascuno di noi vale più delle ideologie. Il cambiamento di questi anni ci chiede di essere presenti". Un appello all’unità e alla collaborazione tra maggioranza e opposizione che devono farsi anello di congiunzione con i cinisellesi abbandonando il terreno di scontro. Sacro e profano nel discorso all’aula di Ghilardi che passa dalle radici cristiane alla parafrasi di Evviva, il brano di Jovanotti e Gianni Morandi, tutto declinato nel senso della partecipazione civica e politica. Si cita pure il poeta francese Charles Péguy e si torna alla Chiesa, chiudendo con Sant’Ambrogio ("Vivete bene e muterete i tempi"). "Le nostre urgenze sono la sicurezza, irrinunciabile perché il territorio resti un luogo di vita, da abitare come una casa, ma anche la bellezza come stile nel fare le cose e come qualcosa che dà valore. Infine, l’educazione, come primato culturale e non politico". Ventiquattro i consiglieri eletti, di cui 15 di maggioranza e 9 di minoranza, il nuovo presidente del consiglio comunale è Angelo Antonio Di Lauro, mentre il vicepresidente di maggioranza è l’ex assessore alla Sicurezza Bernardo Aiello e quello di minoranza è Maria Rita Morabito.

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