Il falò di Sant’Antonio fa rivivere la tradizione

Non c’è più, da qualche decennio, la Bresso contadina, con il territorio colorato di campi e di filari di gelsi,...

Il falò di Sant’Antonio fa rivivere la tradizione

Il falò di Sant’Antonio fa rivivere la tradizione

Non c’è più, da qualche decennio, la Bresso contadina, con il territorio colorato di campi e di filari di gelsi, ma la tradizione religiosa legata a quel mondo antico rivivrà, oggi pomeriggio, grazie al Falò di Sant’Antonio. L’appuntamento per i bressesi, che vorranno vedere la catasta di legna accendersi al calar del sole, è nell’Area "Iso Rivolta" di via Vittorio Veneto 66, nel centro storico di Bresso, proprio dopo il tramonto del sole: prima, però, dalle 17, ci sarà un altro rito importante, vale a dire la benedizione sia degli animali che degli attrezzi che, un tempo, erano quelli delle cascine e del lavoro dei contadini. Oggi, si possono portare gli animali da compagnia, come i cani e i gatti, e gli "attrezzi moderni da lavoro". L’accensione del falò è prevista alle 17.15, mentre subito dopo nell’Area "Iso" e sotto la galleria centrale dei Capannoni si potranno gustare vin brulè e panettone. Il Falò di Sant’Antonio è arrivato alla sua quarta edizione, dopo alcune sospensioni per i periodi Covid-19, ed è stato organizzato dal Comune di Bresso in collaborazione con l’Associazione "Amici della Biblioteca" di Bresso. Partecipano all’evento anche la Protezione civile di Bresso, l’Agriturismo Ranza, l’Associazione Alpini di Bresso e l’Associazione Bersaglieri della sezione locale "Feliciani".

Giuseppe Nava