MARIACHIARA ROSSI
Cronaca

Il drone spazzino funziona Raccolti 200 chili di rifiuti e ora il sogno di portarlo nelle acque dell’hinterland

Pilotato da remoto da un tecnico che osserva e cattura l’immondizia "È attivo in Darsena dal 30 maggio ma era già stato sperimentato. La sua presenza avverte gli incivili: la biodiversità va preservata".

Il drone spazzino funziona Raccolti 200 chili di rifiuti e ora il sogno di portarlo nelle acque dell’hinterland

di Mariachiara Rossi

Si muove silenzioso e indisturbato nella acque della Darsena ogni mattina, suscitando la curiosità di cittadini e turisti, quando apre le “fauci“ fa piazza pulita di tutti i rifiuti galleggianti ed è diventato in breve tempo un insostituibile e prezioso aiutante per gli abitanti della zona. Non si tratta di un’altra leggenda metropolitana sugli animali feroci che popolano i canali del Naviglio ma di una tecnologia altamente sofisticata dalle dimensioni di un televisore, che si occupa di ripulire le acque dell’antico porto di Milano sotto il controllo di un tecnico che lo guida da lontano con una telecamera. Lui è Pixie, il drone spazzino - 1628 mm di lunghezza, 1157 mm di larghezza e 518,1 mm di altezza - già sperimentato in Italia in zone lacustri come il Lido di Venezia, il porto di Genova e marina di Castiglione della Pescaia, lanciato cinque anni fa sul mercato da Lajal Andreoletti, head of Environmental Project di LifeGate, con l’intenzione di tutelare gli habitat naturali e le acque del Bel Paese. "Lo abbiamo presentato per la prima volta in Italia l’anno scorso, in contempoperanea con Stati Uniti, Grecia, Francia e Germania ma da milanese doc, vederlo in opera nelle nostre acque, mi rende estremamente soddisfatta" racconta Lajal Andreoletti, a tutti gli effetti madre biologica di Pixie "Abbiamo trovato nel comune di Milano un valido sostenitore e nel Consorzio di Bonifica Est - Ticino Villoresi, una spalla a cui appoggiarci e offrire in comodato d’uso la nostra tecnologia di risanamento, che è complementare alle loro attività manuali".

L’iniziativa, che inizialmente si inseriva nel progetto LifeGate Plasticless, oggi è stata inglobata all’interno di un piano più esteso, Water defender Alliance: un’alleanza composta da aziende - per esempio Findus, Mareblu, Rio Mare, - università, associazioni, enti di ricerca, persone, istituzioni e dai 99 porti che, a vario titolo, partecipano alle soluzioni proposte da LifeGate per tutelare e salvare le acque italiane dall’inquinamento. Grazie alla capacità di lavorare in autonomia per sei ore consecutive e di raccogliere 60 chili di rifiuti per missione alla velocità di 3 chilometri orari, da maggio a oggi, ha raccolto 200 chili di “spazzatura“, una massa di immondizia corrispondente a 100mila tappi. "La Darsena, soprattutto nel weekend, diventa meta privilegiata non solo dei giovani ma anche delle famiglie, che spesso gettano senza cura bottigliette di plastica, confezioni alimentari, tappi, accendini e sigarette nel canale. Abbiamo notato, però, che la presenza di Pixie mette in guardia i frequentatori della zona sul commettere altre azioni di inciviltà" commenta la coordinatrice del progetto.

Il lavoro del piccolo spazzino ha data di scadenza maggio 2025, ma l’intenzione di tutti i soggetti protagonisti, è quella di riuscire ad estendere il suo raggio d’azione per tutto il percorso dei Navigli, preservando la fauna e l’incredibile varietà acquatica di uno dei corsi più floridi della penisola