MONICA AUTUNNO
Cronaca

Il Consiglio comunale cambia. Criticati tempi e modalità. Rissa annunciata in aula

Cassina de’ Pecchi, discussione aperta addio, meno spazio alle interrogazioni. Le opposizioni: "Un documento gravemente lesivo dei diritti dei cittadini".

Scintille annunciate in consiglio comunale per venerdì quando saranno discussi nuovo regolamento e statuto

Scintille annunciate in consiglio comunale per venerdì quando saranno discussi nuovo regolamento e statuto

Stretta sulle mozioni, l’istituto del consiglio comunale aperto cancellato, modifiche alle modalità di discussione in aula delle interrogazioni, la Giunta presenta statuto e nuovo regolamento del consiglio comunale, la minoranza unita insorge: "Un documento che comprime i nostri diritti e offende i cittadini che rappresentiamo".

Scintille annunciate per la seduta consiliare nel corso della quale, il giorno 20, il documento verrà messo al voto. I consiglieri di Cammino Comune, La Svolta e Si può presenteranno una slavina di richieste di emendamento. Il caso è esploso nei giorni scorsi. Le avvisaglie di tempesta già c’erano. "Da mesi - così in una nota congiunta le tre liste di opposizione - abbiamo sollecitato la maggioranza affinché fosse intrapreso un lavoro serio e condiviso per aggiornare i due documenti, attraverso la commissione garanzie statutarie. Ma abbiamo assistito ad una forzatura interpretativa circa la funzione della commissione da parte della maggioranza che non le attribuisce né un ruolo di garanzia, né un ruolo di controllo". I primi di dicembre la presentazione dunque di statuto e regolamento predisposti dalla sola maggioranza: "Una proposta calata dall’alto - ancora la nota - che non prevede alcun ulteriore approfondimento prima del consiglio, di cui non si conosce la paternità, e che contiene molte modifiche che limitano, in modo evidente, i diritti delle minoranze e dei cittadini".

La richiesta quella di una sospensione del percorso, in chiusura una chiosa in numeri: "La maggioranza è stata eletta con 2.207 voti. Noi insieme rappresentiamo 4.725 cassinesi. Limitare i nostri diritti significa, di fatto, ridurre i diritti del 68,2% degli elettori". Replica tranchant dalla sindaca Elisa Balconi: "Nessun agguato anti democratico, regolamento e statuto erano molto vecchi e contra legem, come a suo tempo ha fatto rilevare la stessa opposizione. Ora sono moderni e funzionali, allo scopo di sveltire i lavori del consiglio e degli uffici comunali. I rappresentanti delle tre opposizioni - ancora - non hanno voluto dare i nominativi dei loro componenti per la commissione garanzie statutarie, e si sono autoesclusi. Altro che accusare noi di essere antidemocratici". Su emendamenti e richieste di modifica: "Le valuteremo".