
di Roberta Rampini
Dal carcere di Bollate alla città di Milano. Il progetto “Riselda” ideato dal detenuto Fernando Gomes da Silva (nella foto), è stato selezionato per il secondo crowdfunding civico del Comune di Milano. Fino al 24 aprile, sulla piattaforma di “Produzioni dal basso” sarà possibile contribuire per sostenere il progetto e centrare l’obiettivo di 8mila euro che garantiranno il finanziamento di altri 12mila euro da parte del Comune di Milano. I fondi raccolti serviranno per avviare la sperimentazione del progetto in un condominio del quartiere Lorenteggio-Giambellino con l’installazione di uno “smart-dumpster”, ovvero un cassonetto intelligente e brevettato che premia il cittadino riciclatore.
Il progetto ha mosso i primi passi nel 2015 nella casa circondariale di Sollicciano (Firenze) dove il detenuto era recluso per scontare un pena di 18 anni. Il sogno di Fernando era di rendere la raccolta differenziata dei rifiuti più facile e più performante e così, avendo tanto tempo a disposizione, ha cominciato a mettere nero su bianco la sua idea. Con scatole delle merendine e altro materiale, ha costruito alcuni modellini della Riselda (dal nome di sua madre) che disegno dopo disegno sono diventati una macchina funzionante. Nel 2016 Fernando è stato trasferito a Bollate e nel carcere all’avanguardia per il trattamento dei detenuti il progetto è diventato una realtà quotidiana. In pochi mesi il tasso di raccolta differenziata dei rifiuti è arrivato al 90%.
Come funziona lo smart dumpster? Ogni utente ha a disposizione una card personale per buttare qualsiasi tipo di rifiuto: indifferenziato, plastica, carta e organico. Inserisce la card nel cassonetto e la macchina riconosce e stampa un’etichetta adesiva con un codice a barre da applicare al sacchetto. La macchina pesa e smista il sacchetto nel contenitore ed è in grado di fornire dati su quanto un determinato cittadino ha riciclato e cosa. Ora Riselda è pronto a uscire dal carcere in partnership con l’impresa sociale BiPart. Il claim del progetto è “Ciò che per gli altri è un rifiuto, per noi è una risorsa”. La sfida è quella di replicare nella città di Milano il modello già consolidato a Bollate, un sistema etico e sostenibile basato sulla premialità dell’utente finale. A supporto del crowdfunding sono stati organizzati due webinar in diretta su facebook. Ill primo l’8 aprile alle 18.30 dal titolo “Dal carcere come ‘quartiere della città’ alla città”.