Il “capannone dei rifiuti“ confiscato alla mafia. Avrà una seconda vita per il bene della comunità

Gessate, tre le richieste avanzate da organizzazioni di volontariato e senza scopo di lucro

Termini della manifestazione di interesse chiusi da pochi giorni, tre domande pervenute al protocollo. Ora scatterà il bando per l’assegnazione definitiva: e per il capannone confiscato di via Fermi-Galilei, che finì nel 2018 sotto la lente della magistratura nell’ambito di una colossale (e nazionale) indagine sul traffico illecito di rifiuti, sarà finalmente nuova vita.

La manifestazione di interesse per la riassegnazione del bene confiscato, una “prima“ assoluta sul territorio gessatese, ma pioniera in generale in zona, era stata battuta a fine gennaio. I soggetti candidati all’assegnazione del bene, si scrisse a chiare lettere, avrebbero dovuto essere significativamente "organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale, enti filantropici, cooperative sociali, fondazioni e altri enti di carattere privato diversi dalle società costituiti per il perseguimento, senza scopo di lucro, di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale". "I termini per partecipare alla manifestazione di interesse – spiega ora la sindaca Lucia Mantegazza – sono scaduti lo scorso 15 aprile. Non è stata prorogata la scadenza, perché sono pervenute tre domande. Ora si prosegue. Nelle prossime settimane sarà predisposto il bando dell’assegnazione definitiva, e alla scadenza verrà convocata una commissione tecnica per la valutazione delle domande pervenute. È la prima volta che sul territorio del nostro Comune un bene confiscato viene riassegnato a enti terzi. È stato possibile grazie a un apposito regolamento, che era stato approvato lo scorso anno in consiglio comunale". La vicenda del capannone di via Fermi è nota. Era il 14 agosto 2018 quando gli agenti della polizia locale di Gessate vi scoprirono, nel corso di un controllo di routine, oltre 2.500 tonnellate di rifiuti di incerta provenienza. La “bomba“ scoppiò l’anno successivo: i carabinieri forestali su coordinamento della Dda di Milano smantellarono un sodalizio criminoso dedito al traffico di rifiuti e professionista nel ‘riempimento’ con rifiuti di provenienza illecita di capannoni abbandonati nel Nord Italia.

Monica Autunno

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro