
Nuovo campus scuole in via Santi, a iter iniziato ormai da oltre quattro anni c’è un operatore privato interessato...
Nuovo campus scuole in via Santi, a iter iniziato ormai da oltre quattro anni c’è un operatore privato interessato "all’impresa". Si attendono un progetto e un quadro finanziario sostenibile. Obiettivo, realizzare. "Ma è un’opera enorme e complessa - così il sindaco Massimo Vadori - pertanto sui tempi non mi sbilancio. Quando mi viene chiesto, rispondo sempre la stessa cosa: non appena saremo pronti, faremo".
Intanto le vecchie strutture scolastiche soffrono. Prima fra tutte la materna di viale Europa, record di infiltrazioni: per rifare parte del tetto, quella che ‘copre’ gli spazi destinati alla didattica, sono stati spesi quasi 200mila euro. Il percorso scolastico era stato inserito a suo tempo nella parte servizi del nuovo piano di governo del territorio. Prevede l’abbattimento della vecchia materna e della media di via Di Vittorio e la realizzazione di nuove sedi, più un nido, nell’area che già ospita la scuola elementare, a realizzare un’unica “area scuole“ per bimbi e ragazzi di ogni fascia d’età. Lo scorso anno un momento di pausa di riflessione, e un percorso partecipato, “La scuola che vorrei“, che ha coinvolto il mondo scolastico, le famiglie e i bambini. Nel frattempo, l’apertura al mercato alla ricerca di un operatore interessato alla partita. "Uno si è fatto avanti - così il sindaco - e ha già chiesto l’accesso agli atti. Già da fine anno abbiamo avuto delle interlocuzioni". La sostenibilità economica? "Dovremmo quadrare con la ‘valorizzazione’ dell’area dell’ex scuola materna, cioè con delle costruzioni, con gli oneri di urbanizzazione e tutta la rosa di incentivi e contributi per la riqualificazione energetica". In tema di edilizia scolastica la maggior tegola, e in senso non metaforico, riguarda la scuola materna. "Ha un problema di infiltrazioni, ma solo su metà struttura, perché abbiamo provveduto a sistemare l’altra porzione". Ancora due parole sull’esito del percorso partecipativo, durato molti mesi. Nel faldone anche i desiderata dei bambini, in una sezione chiamata “Il giardino dei desideri“: 101 disegni con cui i piccoli hanno raccontato, in particolare, il loro giardino ideale: con un enorme prato e spazi per studiare all’aperto. Ma anche con luoghi di incontro fra alunni di ogni età, area picnic, ombra e panchine, attrezzature sportive.
Monica Autunno