GIULIA BONEZZI
Cronaca

Il cambio al vertice del Welfare. Bando interno per il direttore ma Cozzoli è in pole position. E arriva un vice dal San Matteo

Bertolaso: "Seguiamo le regole ma l’attuale vicario è il migliore". L’opposizione: gravissimo. Per il dopo-Pavesi ripristinato un numero due medico, già reclutato Alberto Ambrosio. .

Il cambio al vertice del Welfare. Bando interno per il direttore ma Cozzoli è in pole position. E arriva un vice dal San Matteo

Il cambio al vertice del Welfare. Bando interno per il direttore ma Cozzoli è in pole position. E arriva un vice dal San Matteo

Un nuovo vice medico, Alberto Ambrosio, reclutato con un incarico fiduciario dal San Matteo di Pavia, dov’era direttore sanitario. E un direttore generale da selezionare con un bando interno tra dipendenti della Regione Lombardia, ma che parte con un favorito ("tra i papabili", titola l’agenzia stampa dell’istituzione): Marco Cozzoli, vicario di Giovanni Pavesi che entro fine mese lascerà la direzione del Welfare perché promosso direttore amministrativo dell’Aifa. Questa la "nuova organizzazione" presentata ieri dall’assessore Guido Bertolaso in una conferenza stampa à la Mourinho, con tanto di guantoni da boxe consegnati a Pavesi per smentire le voci di dissidi tra loro (lui sta al gioco: "Il crollo del nostro rapporto: un sabato mi chiama, ero sugli spalti del Bentegodi, forse l’unica partita vinta dal Verona contro la Roma") e rivendicarne la nomina che "dovrebbe inorgoglire tutti i lombardi". La partita per l’Aifa, spiega, "era iniziata malissimo. Siamo riusciti ad avere Emanuele Monti (consigliere della Lega, ndr) nel cda e la nostra dirigente Ida Fortino in Commissione tecnico-scientifica. Pavesi è la ciliegina".

Quanto al suo successore, "non è Marco Cozzoli", cui pure l’assessore consegna un secondo paio di guantoni perché "potrebbe capitare che tra qualche giorno sia anche lui a dover combattere con Bertolaso. La Regione segue le procedure e quindi aprirà un bando interno, potranno partecipare tutti i dirigenti regionali. Cerchiamo una sostituzione adeguata e penso sia il momento di una scelta interna. Chiediamo requisiti specifici, di competenza nella sanità" e "penso che il vicario Cozzoli sia la persona più indicata".

"È gravissimo che Bertolaso annunci un bando ma dica anche, senza pudore, chi sarà il vincitore. La Giunta è allo sbando e la destra, invece di occuparsi di liste d’attesa, pensa solo alle poltrone", tuona il capogruppo del Pd Piefrancesco Majorino, e concorda Nicola Di Marco dei 5 Stelle ("Questi siparietti ridicolizzano il vertice della nostra sanità"). Lunedì, tra l’altro, i capidelegazione dei partiti di maggioranza s’incontrano per i cda degli Irccs, da rinnovare entro il 15 febbraio e l’unico punto concordato, ad ora, è la spartizione numerica: 60% dei posti a FdI, 30% alla Lega e 10% a Forza Italia. Quanto a Bertolaso, a chi gli domanda se non sia irrituale annunciare che c’è un candidato in pole position replica: "Seguiamo le procedure, qui non contano le tessere ma il merito e il cv. Se si farà avanti qualcuno che ha un curriculum migliore di Cozzoli saremo lieti di prenderlo, al momento non ne conosco" con "trent’anni di esperienza in Regione e venti al Welfare. Ha iniziato con Lucchina (dg della Sanità nell’ultimo decennio formigoniano, oggi consulente di Bertolaso, ndr), che per quanto mi riguarda è un numero uno, una garanzia assoluta". Cozzoli commenta che diventare dg, "tenendo conto di tutte le procedure", sarebbe "il coronamento di un percorso all’interno di questa istituzione, tutti i gradini dell’amministrazione. Devo molto a chi mi ha preceduto, a Pavesi e Bertolaso".

La fiche dell’incarico dirigenziale fiduciario (la Regione ne ha a disposizione in sei, incluso quello lasciato da Pavesi), il Welfare se la gioca dunque per reclutare Ambrosio, ripristinando un vice medico per un direttore (presumibilmente) non medico: una tradizione che s’era interrotta con l’accoppiata Pavesi-Cozzoli tanto che, osserva Bertolaso, "io ero rimasto l’unico medico al vertice della sanità".