Il 60% degli studenti ha problemi alla vista. E non li ha mai corretti

Lo studio di Istituti clinici Maugeri di Milano e provveditorato su duemila studenti di 12 plessi

Il 75% della popolazione digitale soffre di affaticamento agli occhi

Il 75% della popolazione digitale soffre di affaticamento agli occhi

Milano – Su un campione di 1.827 alunni, non solo il 60 per cento presenta difetti visivi o disturbi oculo-motori, ma quei difetti non sono mai stati corretti. Spesso sono sfuggiti anche nei casi di studenti con disturbi specifici dell’apprendimento (Dsa) già certificati. L’indagine si chiama “Ci vediamo a scuola” ed è partita anche da un dato di fatto: l’incremento delle certificazioni in ambito scolastico. Le statistiche pubblicate del Miur già nel 2020 segnavano un più 3,2% nelle scuole di ogni ordine e grado. Una crescita che continua e che si riflette anche nel mondo universitario, che si sta attrezzando di conseguenza. "Ma è fondamentale che le famiglie e i docenti accrescano la consapevolezza rispetto a quanto l’apprendimento e il benessere possano essere influenzati da una funzionalità visiva fragile", scrive in una nota l’Ufficio scolastico di via Soderini, spiegando il progetto promosso dagli Istituti clinici scientifici Maugeri di Milano e dal provveditorato, con il coordinamento di Idor De Simone, ricercatore di Scienze visive e optometrista, e col sostegno anche del Rotary Club Milano-Brera.

Le prime indagini sono state avviate nel 2017, con una campagna di screening e di “educazione visiva“ nelle scuole. L’ultima indagine è in corso, anche per verificare come il lockdown e il massiccio utilizzo di device abbia influito ulteriormente sui problemi alla vista in una popolazione già nativa digitale. Durante l’emergenza pandemica, a scuole chiuse, erano stati diramati anche video - promossi sempre dal provveditorato milanese - per cercare di prevenire lo stress del sistema visivo in tempi di Dad e disseminare buone pratiche.

"Le nuove generazioni utilizzano in media quattro diversi dispositivi digitali, spesso simultaneamente, per un tempo che supera le otto ore al giorno negli adulti e raggiunge 14 ore al giorno tra i 16 e i 24 anni. Il 75% della popolazione digitale soffre di affaticamento agli occhi. Il 70% lamenta mal di testa e dolori al collo e nel 30% si registra una progressione miopica non controllabile": il quadro di riferimento. Al quale si incrocia anche il tema dei disturbi dell’apprendimento.

Mentre si stanno analizzando gli ultimi dati e si allarga il campione, ci si sofferma sui risultati pubblicati a fine 2022. Sono stati coinvolti nella ricerca 1.827 alunni di dodici scuole che hanno partecipato al progetto, che è articolato in diverse fasi: dalla valutazione delle abilità visive a momenti di informazione e formazione al corpo docente sull’influenza e le ricadute che il sistema visivo ha nelle attività quotidiane. Il 70-80% delle informazioni alle aree cerebrali, infatti, passa dal canale visivo.

Dall’analisi dei dati raccolti col piano “Ci vediamo a scuola", è emerso che soltanto 577 studenti sui 1.827 valutati non presentano né difetti visivi (ametropie) né disturbi oculo-motori (tropie o forie), ovvero il 32%. Il 68% (1.250 su 1.827) è ametrope (ha difetti visivi), tra questi il 67%, ovvero 842 alunni, non ha alcun tipo di correzione, non porta né occhiali né lenti a contatto. Il 60% degli alunni (1.092 studenti) presenta disturbi oculo-motori. Ed è stato evidenziato che l’8% degli alunni analizzati presenta una “discromatopsia” ovvero un’alterazione alla percezione cromatica parziale.

Si è focalizzata poi l’attenzione sulla possibile correlazione tra vista e disturbi specifici dell’apprendimento: 155 studenti nel campione avevano già la certificazione, 41 di loro non hanno né difetti visivi né disturbi oculo- motori; 106 studenti Dsa su 155 presentano difetti visivi. Tra questi c’è un dato che colpisce: 67 non avevano ancora alcuna correzione del difetto. Altri 85 studenti, ai quali era stato certificato un disturbo dell’apprendimento, presentano alterazioni oculo-motorie. "I difetti visivi ovvero difetti ottici (miopia, ipermetropia e astigmatismo) sono correggibili con occhiali o lenti a contatto, mentre i disturbi oculo-motori sono alterazioni della motilità oculare che generano interferenze sulle abilità visive (inseguimenti, capacità di convergenza, strabismi manifesti o latenti). In questi casi non servono lenti ma si può intervenire con cicli di ginnastica visiva", si spiega nel dossier.

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