REDAZIONE MILANO

Il 5% dei bimbi con quoziente alto "In difficoltà se non stimolati"

Spesso lo si scopre solo all’emergere di un problema. Servono insegnanti formati. o scatta il circuito vizioso

"Avere un quoziente intellettivo molto alto, al di là degli aspetti positivi, comporta un modo di vivere completamente diverso: c’è una maggiore sensibilità, l’intensità delle emozioni è più forte e c’è un’energia fisica che ha bisogno di sfogo". Ermelinda Maulucci (foto), avvocato laureata anche in Psicologa clinica, si occupa di plusdotazione da circa un decennio, è autrice di “Alto potenziale cognitivo e doppie eccezionalità“ e tiene webinar per gli insegnanti.

Quando e come si scopre di essere plusdotati?

"Spesso all’emergere di un problema: si indaga, per esempio, su un possibile deficit dell’attenzione e si ha la sorpresa. Altre volte si è semplicemente molto intelligenti e capita pure che lo si scopra da adulti o che non lo si sappia mai, perché si è iperadattati".

Di che numeri parliamo?

"Si considera un quoziente intellettivo superiore a 130 sulla scala Wechsler. Però la scuola lo può considerare dal 120, la media è 100. Parliamo del 2,3% dei bambini o, se ampliamo, del 5%".

A scuola può rivelarsi un problema?

"Sono bambini e adolescenti che possono trovarsi in difficoltà se non stimolati nel modo giusto, soprattutto alle elementari, dove le consegne sono spesso ripetitive. A volte vengono visti come disturbatori, ma basterebbe capire le loro esigenze e inserire alcuni accorgimenti per migliorare la situazione ed evitare si trasformi in circolo vizioso".

Per esempio?

"Non lo stesso compito da ripetere più volte, per loro è punitivo, ma esercizi sfidanti. Piani educativi personalizzati per aiutare a migliorare la loro sfera emotiva, comportamentale e relazionale".

Alla plusdotazione si possono sommare dei deficit?

"Sì, in questo caso di parla di ’doppie eccezionalità’ o anche ’triple eccezionalità’: dai disturbi oppositivi o dell’attenzione allo spettro autistico e ai più comuni disturbi specifici dell’apprendimento. Diventa difficile e sfidante capire dove finisca uno e cominci l’altro, ma la plusdotazione non va sottovalutata".

Le scuole e la società sono attrezzate?

"Non ancora, anche se qualcosa inizia a muoversi. C’è un disegno di legge fermo alla Camera dal 2019, depositato dall’onorevole Zanettin e che ho contribuito a formulare, per chiedere disposizioni per il riconoscimento degli alunni con alto potenziale cognitivo, l’adozione di piani didattici personalizzati e la formazione del personale scolastico. Se non si conoscono le tematiche si fa fatica a capire che questi bambini, più intelligenti di tutti, devono essere aiutati o si rischia, paradossalmente, l’abbandono scolastico". Si.Ba.