MONICA AUTUNNO
Cronaca

I volontari di Aleimar in Congo: il virus è circoscritto, ma le emergenze sono altre

Melzo, la direttrice Ilaria Ventura: la guerra contrasta la diffusione della malattia. Le emergenze nelle nostre aree si chiamano colera e fame

Aleimar sostiene il centro di accoglienza “Maison Laura” a Lubumbashi che accoglie 40 bambine e ragazze. E in periferia c’è il Centro Balou, per bambini con disabilità

Aleimar sostiene il centro di accoglienza “Maison Laura” a Lubumbashi che accoglie 40 bambine e ragazze. E in periferia c’è il Centro Balou, per bambini con disabilità

Melzo (Milano) Il nuovo virus fa paura, "ma è circoscritto e lontano dalle aree in cui operiamo. Dove le emergenze hanno altro nome. Tubercolosi, colera, malaria. E fame". L’ultimo viaggio in Congo dei volontari in settembre: negli occhi ancora l’immagine di quei bambini "senza sorriso". Ilaria Ventura è direttrice di Aleimar, organizzazione di volontariato attiva dal 1983 sul fronte dell’adozione a distanza e di supporto ai bambini dei paesi poveri del mondo. Numerosi progetti in corso, dal 1993, proprio nella Repubblica Democratica del Congo. "Abbiamo contatti continui con il Paese - spiega Ilaria -. Il virus c’è, ma è concentrato soprattutto a nord. Paradossalmente, la guerra perenne contrasta la diffusione. Ci si muove poco. Vi sono blocchi militari ovunque".

Le emergenze, altre. I fronti d’aiuto, più di uno. "Aleimar sostiene da anni il centro di accoglienza “Maison Laura”, nella città di Lubumbashi, a sud di Kinshasa, che accoglie 40 bambine e ragazze, garantendo loro educazione, cure mediche e sicurezza". Alla periferia della stessa città il Centro Balou, in cui vengono accolti e seguiti bambini e bambine con disabilità fisiche e cognitive. "È il secondo centro per grandezza in Congo e uno dei pochissimi del continente africano. Dove, in alcune aree, la disabilità spesso viene ancora vista come una maledizione. Credenze tradizionali, superstizione: tanti bambini disabili vengono abbandonati, tenuti nascosti o, nei peggiori dei casi, uccisi".

Dalla città ai villaggi rurali di Sambwa e Plateau, dove Aleimar porta avanti, in collaborazione con missionarie Agostiniane, programmi di contrasto alla malnutrizione. "Stiamo costruendo un dispensario con centro nutrizionale, dove fare attività di screening, assistere, con farmaci e integratori, i bambini con malnutrizione acuta. Servono interventi strutturati". Per tanti piccoli il pasto, una pappa iperproteica distribuita dalle suore Agostiniane, arriva solo il mercoledì e il venerdi. "Li ho visti - così Ilaria - tutti in coda e in attesa, questi bimbi magri, senza sorriso e senza speranza. Spezza il cuore". Due appelli freschi. Il primo è legato a una nuova emergenza tubercolosi tra i piccini del Centro Balou. Il secondo è per la lotta alla malnutrizione. Adozioni a distanza, donazioni, lasciti, regali solidali, 5 X 1000, attività di volontariato: "Chiunque può dare una mano".