I prof tornano sui banchi: rilanciamo la scuola

Sette corsi e lezioni di chimica post-Covid per (almeno) 380 docenti. Il piano dei Lincei e del Polo di Milano dedicato agli insegnanti

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di Simona Ballatore

Oltre 380 docenti torneranno a seguir lezioni quest’anno: Matematica 1 e 2, Lingua Italiana, Letteratura italiana, Scienze, Scienza dei dati, intelligenza artificiale e “Chimica nella ricerca, nello sviluppo e nella commercializzazione di nuovi farmaci”. Si aprirà domani pomeriggio – via web – il nuovo anno accademico del Polo di Milano, ovvero la declinazione territoriale del progetto “I Lincei per la scuola” con l’Istituto Lombardo Accademia di Scienze e Lettere. Un anno accademico che guarda anche all’emergenza sanitaria in corso e alle nuove sfide della scuola.

Corsi gratuiti per un totale di 170 ore – c’è il sostegno anche della Fondazione Silvio Tronchetti Provera e della Fondazione Grazioli – i docenti potranno acquisire crediti formativi riconosciuti dal Ministero dell’Istruzione. Si rafforza la collaborazione fra università, accademie e scuole: durante le lezioni, tenute da professori universitari ed esperti, saranno organizzate attività laboratoriali anche se a distanza e distribuiti materiali che i docenti iscritti potranno utilizzare poi nella propria classe. "Partiamo da un dato di fatto – spiga Francesco Clementi, professore emerito della Statale di Milano, socio dell’Accademia dei Lincei e promotore del progetto – il Paese ha bisogno di un’educazione maggiore. Due terzi della nostra popolazione non sa discutere un articolo di giornale serio e non sa fare di conto. E c’è una forte correlazione tra lo sviluppo economico e il grado di conoscenza scientifica. Per fare il salto è necessario modificare la scuola". Si riparte quindi da e con gli insegnanti. E dall’Italiano (con un corso dedicato anche all’insegnamento per non italiofoni), dalla Matematica e dalla Scienza. "Dobbiamo cercare di far passare insegnamenti di tipo sperimentale - continua Clementi – che coinvolgano lo studente in prima persona. L’insegnante non deve presentare un argomento ma deve condurre lo studente nel ragionamento, contribuendo alla sua crescita culturale e morale".

Da questa sfida è nata l’dea di poli territoriali - sono 23 quelli attivi in tutta Italia - e un ponte costante fra la scuola, l’università e le grandi accademie. L’Accademia dei Lincei, per questa missione, ha creato una fondazione ad hoc: “I Lincei per la scuola”, appunto. "Che si è aperta molto al digitale, anche su indicazione del ministero, per offrire strumenti in grado di capire cosa ci sia dietro alla rivoluzione informatica e per saper leggere i dati", sottolinea Clementi. Alla fine del loro percorso formativo gli insegnanti porteranno la loro esperienza fatta in classe. Se sono circa 380 i posti a disposizione, quest’anno - partendo a distanza - il numero potrebbe aumentare. Tutti gli insegnanti sono seguiti da tutor durante il percorso.

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