I marchi della moda tarocchi nascosti nei depositi

Operazioni di contrasto: è in particolare l’area di via Paolo Sarpi a Milano a finire sotto la lente

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Il primo elemento che emerge con evidenza dalle operazioni di contrasto è il ruolo centrale della città di Milano e del suo hinterland come hub logistico e di snodo per il transito di merci destinate ad altri territori, oltre che come zona di commercializzazione dei prodotti fake. In particolare, nell’area di Via Paolo Sarpi, sono stati scoperti a marzo di quest’anno due depositi gestiti da un imprenditore di origine cinese di capi riportanti noti marchi della moda del lusso destinati alla successiva distribuzione nel nord del Paese. I sopralluoghi effettuati dalla Polizia Locale in alcuni negozi di abbigliamento hanno, invece, portato al sequestro di 4 mila capi di vestiario riproducenti marchi in voga soprattutto tra i giovani. Attraverso il controllo delle fatture è stato possibile ricondurre la merce a un distributore all’ingrosso di Milano Lacchiarella, attivo oltre che in Lombardia. Un altro sequestro, effettuato nel quartiere di Niguarda, disvela la presenza sul territorio di attività produttiva: nel seminterrato di un condominio era stata allestita una stamperia dove erano realizzati articoli di abbigliamento sportivo con il logo contraffatto del Milan e di altri club.

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