I latrati del cane e il telefono caduto E il ladro sbadato finisce in trappola

Via Leopardi, incursione dal terrazzo (coi proprietari in soggiorno) per rubare soldi e gioielli. Preso a Rho

I latrati del cane e il telefono caduto  E il ladro sbadato finisce in trappola

I latrati del cane e il telefono caduto E il ladro sbadato finisce in trappola

di Nicola Palma

Il pedigree criminale disegna il profilo di un ladro tutt’altro che sprovveduto, con un’esperienza pluridecennale in un campo ben specifico: quello dei colpi in casa. Un curriculum che stride non poco con i due errori commessi l’altro giorno, che gli sono costati l’ennesima denuncia per il medesimo reato: non solo si è portato dietro il cellulare, rendendosi tracciabile per un’eventuale indagine; l’ha pure perso per sbaglio sotto il letto dell’abitazione che stava svaligiando, facilitando il lavoro di chi si è messo subito sulle sue tracce.

Così è stato incastrato il pregiudicato di 43 anni, residente a Rho, che sabato scorso è entrato in un appartamento del centro e ha portato via (forse con un complice) soldi e gioielli ai due proprietari che si trovavano nella stanza al piano di sotto: gli agenti del commissariato Centro lo hanno rintracciato proprio grazie al telefono; e in casa hanno trovato parte della refurtiva. Torniamo al pomeriggio del primo aprile. Siamo in via Leopardi, a due passi dalla stazione Cadorna e dal parco Sempione. Una sessantanovenne e il marito sono in soggiorno quando la loro attenzione viene richiamata dai prolungati latrati del cane di famiglia: provengono dalla terrazza e sembrano segnalare la presenza di estranei. A quel punto, la donna va a controllare e trova la camera da letto a soqquadro: per fortuna, i ladri sono già spariti, scappando verosimilmente dal tetto, ma hanno lasciato dietro di loro armadi con le ante aperte e comodini coi cassetti vuoti.

Un primo inventario evidenzia la sparizione di 500 euro, preziosi e cinque cellulari. Tuttavia, per cinque telefoni mancanti, ce n’è uno mai visto prima, sotto il letto: quando, tre giorni dopo, la padrona di casa si reca in piazza San Sepolcro per presentare la denuncia, lo porta con sé e lo consegna ai poliziotti, disconoscendone la provenienza e ipotizzando che sia stato lasciato lì per sbaglio da uno dei banditi. E in effetti le indagini portano proprio al pregiudicato per furti in abitazione, residente a Rho: gli investigatori lo intercettano mentre sta uscendo di casa e lo bloccano; la successiva perquisizione porta al sequestro del bottino.

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