MONICA AUTUNNO
Cronaca

I fantasmi del passato sul “piano del centro“

di Monica Autunno

“Piano del centro“, la Corte dei conti indaga sugli anni dell’avvio e sulla “fideiussione fantasma“, in Comune la Finanza. Sotto esame l’intera documentazione del maxi piano di recupero del centro storico, avviato nei primi anni Duemila, poi arenatosi nelle sabbie mobili della crisi.

L’eredità furono 11 lotti di recupero inconclusi, una lunga storia di fallimenti e aste e per l’ente pubblico il mancato introito in termini di oneri ma soprattutto di opere compensative "che speriamo prima o poi – dice il sindaco attuale, Franco De Gregorio – di portare a casa". La questione più spinosa, infine, quella appunto della “fideiussione fantasma“.

Occorre fare un passo di molti anni addietro. Il piano del centro era stato avviato a suo tempo dall’amministrazione Sartirana. Piano di grande calibro per la rinascita della vecchia Truccazzano, in carico a numerose imprese fra loro collegate, su 11 lotti distinti. Il maggiore davanti al Comune, dove sarebbe dovuto nascere un centro polifunzionale con centro diurno, già chiamato “Asilo dei nonni“. Al momento delle convenzioni fu stipulata una fideiussione di garanzia per il Comune, due milioni e 200mila euro circa. Pochi anni dopo tutti i cantieri si arrestavano, per fallimenti a valanga. Ed emerse il caso: la fideiussione di garanzia risultava intestata a società da tempo inattiva. Se si preferisce, “farlocca“.

Ora la Corte dei conti indaga. Nei giorni scorsi la visita delle Fiamme gialle in Comune: "Hanno prelevato i documenti – conferma De Gregorio – che saranno visionati. Per quanto ci compete e possiamo, naturalmente, ci siamo messi a disposizione".

Una vicenda da gestire, per gli amministratori oggi in carica, su fronti paralleli. "Da un lato - dice il sindaco - ci sono buone prospettive di uscire dall’impasse urbanistico: alcuni dei lotti, per anni nelle mani di diversi curatori fallimentari, sono stati alienati e saranno completati".

L’indagine sul passato: "Mira a stabilire se a suo tempo chi di dovere abbia fatto le dovute verifiche". Ancora da alienare il cantiere per l’asilo dei nonni. "L’ultima asta, battuta, se non sbaglio, per circa due milioni - dice De Gregorio - è andata deserta. È un lotto enorme, la vendita in blocco non è semplice, ma non perdiamo le speranze".