
"Non c’è certezza sui risultati, sono contrario a iniziative spot". Curzio Rusnati, sindaco di Bussero, frena sui test sierologici a tappeto. "Senza un piano complessivo di prevenzione nel quale inserirli rischiamo solo di fare confusione. I costi non sono abbordabili, fra ricerca delle memorie immunitarie ed eventuali tamponi in caso di esito positivo o dubbio, si aggirano sui 50 euro a testa. Spendiamoli se serve, ma la stessa Ats ci ha invitato alla prudenza. Chiedo piuttosto alle autorità sanitarie un’azione ad ampio respiro che coinvolga istituzioni e forze economiche per tracciare il contagio, unica soluzione possibile per non ritrovarci un’altra volta daccapo, immersi nella tragedia che ci ha investito come uno tsunami, a marzo". Una posizione condivisa da altri comuni della zona. Vaprio, innanzitutto, che di fronte a un orientamento positivo ai test espresso dai partecipanti a un’indagine on-line del comitato ‘Il paese siamo noi’ , il sindaco Luigi Fumagalli ha convocato gli organizzatori per spiegare che è meglio aspettare che gli esperti sciolgano i dubbi. In caso di maggiore chiarezza non esclude di lanciare la campagna. "Il momento è delicato, dobbiamo sgomberare il campo da inesattezze e false convinzioni", sottolinea il primo cittadino. Cernusco invece ha deciso di partire dai dipendenti del Comune per stanare il bacillo che ha messo in ginocchio il paese.
Bar.Cal.