I cent’anni di maestra Rosella "Gli alunni sono stati tutto per lei"

I trezzesi festeggiano l’insegnante Carminati Tanzi nella casa dove ha accolto architetti e personaggi di spicco

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Il palazzetto settecentesco in pieno centro è inondato di fiori. Non potrebbe essere diversamente: qui vive Rosella Carminati Tanzi, la maestra di Concesa che ha insegnato a leggere, a scrivere e far di conto a generazioni di trezzesi compie 100 anni. E i vecchi alunni, molti ben oltre i 60, non se la sono mai dimenticata. La città intera ha festeggiato il compleanno della donna che ha segnato un’epoca, capace con il proprio impegno al lavoro e in famiglia di raggiungere quell’autonomia che le ragazze d’oggi rincorrono ancora. "Andava in bicicletta a Pozzo, erano gli anni dopo la guerra, i suoi alunni sono stati tutto per lei", ricorda Fabio, l’unico figlio. Nella sfilata di amici ed ex allievi che da giorni riempiono le stanze della casa uno ha colpito in particolare la famiglia: Danilo Villa, ex sindaco, oggi vice. Non si è presentato con un bouquet, ma con una lettera piena di nostalgia.

Un momento da libro Cuore che ha strappato una lacrima anche a lei, l’insegnante che organizzava ogni anno il ballo delle scolare in tutù, ironica, graffiante, con la battuta sempre pronta. È stato un attimo, poi ha alzato lo sguardo sulla caricatura del marito, Peppino Tanzi, appesa alle pareti. "Un uomo d’altri tempi. Era dirigente della Snia Viscosa a Milano", ricorda Italo Mazza, lo storico trezzese che fra queste mura ha trascorso tante giornate, affascinato dal ricordo di Antonio Carminati, zio della maestra, "l’ultimo grande architetto razionalista del Novecento".

Nei due saloni affrescati dove ancora oggi si muove un mondo che si crede, sbagliando, relegato ai libri di storia sono tanti i personaggi di spicco che si sono accomodati sui sofà con il placet della padrona di casa. Fra loro, Carletto Colombo, ex direttore dell’Avanti, marito della sorella, sindaco di Trezzo negli anni Settanta. Quanto tempo è passato. Oggi Rosella coccola Chiara, la nipote 34enne con la passione dei viaggi e i propri ricordi. Come quella volta in cui contò i bottoni sulla giacca della maestra Piccinini, la sua: "Erano ben 98!".

Bar.Cal.

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