
Inaugurata la mostra fotografica "Donne in rosa" con la visita ai laboratori di ricerca
Milano, 3 ottobre 2018 - Eventi, mostre, visite gratuite e dirette Facebook 'rosa' per tutto ottobre, mese della prevenzione senologica, all'Humanitas. Non solo, torna anche ‘Sorrisi in Rosa’, la mostra-libro che, a partire dallo scorso anno, ha portato le testimonianze di 12 donne che hanno sconfitto il tumore al seno. Le fotografie e i ritratti sono stati scattati da Luisa Morniroli, paziente di Humanitas e anima del progetto.
L’inaugurazione di martedì 2 ottobre al Centro Congressi di Humanitas, ha dato il via ad una serie di iniziative dedicate alle donne. Conferenze, dirette on line, open day: appuntamenti per conoscere, condividere, scoprire percorsi di cura, storie di rinascita e di speranza. Le ricercatrici di Humanitas hanno accompagnato inoltre le donne presenti all'evento in un tour dei laboratori per scoprire i luoghi dove si studiano cure sempre più efficaci. E poi, ancora, screening gratuiti in Humanitas Medical Care di via Domodossola a Milano per under 50, figlie di donne che hanno avuto un tumore al seno (per prenotazioni www.humanitas-care.it). Fra le attività anche la speciale pink breakfast preparata dal divulgatore scientifico di Fondazione Veronesi Marco Bianchi, che il 18 ottobre al building 8 di Humanitas cucinerà una colazione sana insieme alle pazienti di Humanitas. Il 13 ottobre sarà la volta di Mamazone, la conferenza sul tumore al seno giunta all’ottava edizione. Chiude il calendario di appuntamenti il Bra Day in programma in Humanitas il 27 ottobre per riflettere sull’importanza della ricostruzione mammaria.
Da non dimenticare 'Sorrisi in rosa', la mostra-libro che racconta la storia di 12 donne che hanno sconfitto il tumore al seno. Le parole di una donna che prima di te ha vissuto l’esperienza della malattia e l’ha superata risuonano come quelle di un angelo custode che ti accompagna nell’affrontare il cammino in salita. È questo lo spirito di #sorrisinrosa, il programma dedicato alle donne che hanno vinto la loro battaglia contro il tumore al seno e sono qui, con il loro sorriso, testimoni di speranza. 12 volti, 12 storie che si fanno mostra e libro, sotto l’occhio della fotocamera di Luisa Morniroli, paziente di Humanitas e anima del progetto. “Le donne protagoniste del progetto Sorrisi in rosa – spiega il dott. Corrado Tinterri, direttore della Breast Unit di Humanitas - rappresentano un valido esempio di quanto affidarsi ad una Breast Unit, ovvero a un centro di senologia specializzato, dedicato per la cura di questa neoplasia con un approccio multidisciplinare, faccia la differenza incidendo fortemente sulla qualità della cura, in linea con le linee guida internazionali. Questo, rappresenta un diritto per tutte le donne italiane”.
È all’interno dei laboratori di Ricerca che si gioca la partita più importante. “Stiamo lavorando – aggiunge il dott. Corrado Tinterri -. ad uno studio multicentrico, ‘Sinodar One’, il più importante fra quelli attivi in Italia, sulla dissezione ascellare dei carcinomi della mammella. Si tratta di una sperimentazione che coinvolge circa trenta centri di ricerca in Italia e 600 pazienti selezionate, tra i 40 e i 75 anni, che hanno tumore della mammella e, apparentemente, non hanno un coinvolgimento dei linfonodi. L’obiettivo è capire se e quanto sia sicuro non procedere allo svuotamento ascellare nelle donne che hanno un linfonodo macrometastatico e patologico. Se avremo i risultati sperati, si potrà evitare in futuro lo svuotamento ascellare - che rappresenta il problema più grosso per chi ha avuto un tumore al seno - in tutte le donne. Si ridurranno, quindi, anche le complicanze. Un vero cambio epocale”.
“Sorrisi in rosa non è solo una campagna di prevenzione ma anche di informazione sulla qualità delle cure. La prevenzione è importante ma deve seguire un adeguato percorso di cura” – dice il dott. Alberto Testori, direttore associato Breast Unit di Humanitas. “Quest’anno, inoltre, cerchiamo di sensibilizzare soprattutto le donne più giovani nei programmi di screening perché è bene riflettere sul fatto che il 40% delle donne che hanno avuto un tumore al seno ha un’età inferiore ai 50 anni. Sì alla prevenzione, ma anche informazione, qualità dei trattamenti e adeguatezza dei percorsi di cura”.
L’elemento che accomuna le protagoniste di “Sorrisi in rosa” è la sciarpa rosa, simbolo del sentirsi a casa, abbracciati, avvolti, protetti. Ad intrecciare fili di cotone e seta, Caterina Spriano, una delle donne coinvolte attivamente nel progetto. Quest’anno ancor di più. Non solo ci ha messo le mani realizzando la nuova collezione delle sciarpe, ma anche la sua pancia con cui è ritratta nello scatto di quest’anno. Dentro, le sue due gemelline che oggi hanno due mesi. La testimonianza che di tumore al seno non solo si guarisce ma si rinasce e si riparte da una nuova vita. La sua oggi è rappresentata da Sofia e Celeste. Le sciarpe saranno in vendita durante la giornata dell’inaugurazione e per tutto il mese di ottobre presso il negozio della Fondazione Humanitas. Il ricavato sosterrà i progetti di Ricerca oncologica dell’ospedale.