Hosni e Fathe, quelle altre due aggressioni fotocopia

In tre anni ci sono stati altri gravi episodi I colpevoli già a processo con l’accusa di terrorismo

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L’episodio avvenuto nel Duomo, il 26enne egiziano che ha tenuto in ostaggio per alcuni minuti una guardia giurata prima di essere arrestato, ricorda ad altri due fatti simili che sono accaduti tra il 2017 e lo scorso anno nel capoluogo lombardo. Il 18 maggio del 2017 Ismail Tommaso Hosni (foto), italo-tunisino di 21 anni aggredì con due coltelli due militari e un agente della Polfer all’interno della stazione Centrale. Hosni era stato poi condannato con rito abbreviato a 5 anni e 8 mesi di carcere per tentato omicidio, lesioni e resistenza col vizio parziale di mente, accertato da una perizia. La perizia psichiatrica aveva stabilito che la capacità di intendere e di volere del giovane era "grandemente scemata al momento del fatto". Il 17 settembre dello scorso anno, invece, è stato arrestato Mahamad Fathe, 23enne yemenita accusato di tentato omicidio aggravato dalla finalità terroristica per aver ferito alla gola con delle forbici alla stazione Centrale di Milano un militare in servizio per l’operazione "strade sicure", che se l’era cavata con lievi ferite. Di Fathe è stato rinviato a giudizio.

M.V.

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