
Haruko Ito nel suo laboratorio
Milano, 23 ottobre 2019 - Haruko Ito, artista poliedrica e ricercatrice di linguaggi interpretativi dell’arte orafa, da domani, giovedì 24 al 27 ottobre, in occasione del nono compleanno del suo atelier “Haruko Ito Gioielli Poetici” in via Tivoli 8, a Milano e in concomitanza della prima edizione della Milano Jewelry Week, si racconta tra forma e materia con “Fermatempo”, la personale di gioielli contemporanei (dalle 10.30-13:30/15:30-19).
“Fermatempo”, concentrata soprattutto sulla collezione “WA”, si alterna tra equilibrio e armonia all’interno di in un cerchio che coinvolge: «Quando ti trovi lì provi una sensazione unica, una serenità e una chiarezza che ti fanno sentire tutto totalmente. Non esiste né spazio, né tempo. Nulla. – spiega l’artista - Ci si sente parte dell'universo ma contemporaneamente come l'universo stesso. Un universo totalmente perfetto. Una sensazione straordinaria, ineffabile…un momento eterno tra qui e l’altrove». Ed è in questo altrove che il gioiello comunemente inteso sperimenta la sua mutevolezza lasciandosi liberamente interpretare da emozioni, curiosità e impressioni personali.
Se è vero che la poesia è una forma d’arte, Haruko Ito trova un nuovo modo di scrivere versi mediante l’utilizzo insolito di leghe preziose (come oro, argento o rame) che s’innamorano e si uniscono ora con elementi naturali, ora con espressioni d’arte, identità culturali o spazi comuni. La sua, in Wa, è una geometria, spesso animata da circonferenze ignare di un inizio e di una fine, caratterizzata da linee morbide e asimmetriche che si sposano con gli elementi dei quali s’innamorano. Racconti originali inspirati alla tradizione orientale e alle contaminazioni occidentali di cui si nutre l’artista, artigiana orafa giapponese d’origine e italiana d’adozione, e che trasferisce poi alla stessa materia a cui dà forma ed esperienza creando con dovizia di particolari i suoi preziosi “senza-tempo”: i gioielli, garanzia d’eternità.
I gioielli scelti per l’occasione (presentati insieme ad alcuni delle collezioni dell’artista: “Superficie Lunare”, “Giallo & Nero”, “Bambù”, “Guscio”, “Deserto”, “Plissè”) sono creati con argento, pietre dure e quadranti di orologi fermi (da cui Fermatempo prende il nome). Haruko Ito intreccia Wa, il cerchio e l’armonia, con il tempo a simboleggiare l’hic et nunc perchè «non possiamo possedere il tempo, è per questo che siamo qui ed ora» Così nasce la possibilità di indossare una realtà parallela da quella veloce che ci circonda e che crediamo di possedere o che proviamo a fare nostra. Un gioiello capace di farci sognare e renderci padroni di noi come del monile che indossiamo. “Talismani” quasi, che ci inducono a riconoscerci. «Io cerco di ricordare, di indagare, formulare un'opinione e tentare di rievocare quella sensazione astratta attraverso un oggetto concreto da indossare - afferma Haruko Ito- come una parte del nostro corpo e della nostra vita quotidiana».
Haruko Ito è nata nel 1973 ad Hamamatsu in Giappone, dopo aver conseguito la laurea in Arte e Design presso il Dipartimento di Design e Artigianato della ceramica all’Università Joshibi sotto l'insegnamento del Prof. Kosho Ito, (maestro d’argilla di caolino, di ceramica, dell’incisione e dell’arte contemporanea a livello internazionale tanto da rappresentare il Giappone alla Triennale-India, dove gli è stata assegnata la medaglia d'oro, e alla Biennale di Venezia ), si è trasferita in Italia e dopo un breve periodo di dolce vita romana, si è spostata a Milano. Qui, ha ferquentato l'Accademia di Belle Arti di Brera (dove ne consegue il diploma ad indirizzo scultura) e, contemporaneamente, la Scuola D'arte Orafa. Dopo la laurea ha aperto il suo piccolo laboratorio orafo, crocevia di incontri e salotto di evoluzioni stilistiche, dove mette in pratica le sue tecniche orafe mescolandole con il design. Haruko rende la gioielleria contemporanea poesia per sé. E la sua poesia piace in Italia ed in Giappone: tra le ultime mostre “Ora”a Kyoto e “Allunati” ad Urokoya le sue personali riscuotono interesse e successo anche in Italia nelle numerose edizioni del Salone Internazionale "Gioiello d'Arte", Maestri del Gioiello (rassegna nazionale di artigianato orafo d'eccellenza), Donna del Risorgimento, Arte Natura oltre che all’esterno del Piccolo Teatro Strehler, quando ha reso protagoniste le sue collezioni di una sfilata unendo moda, teatro e lusso.