"Da Palermo a Milano, la moto è una terapia"

L’avventura di un gruppo di harleysti e di sei ragazzi Down: tappa a Palazzo Lombardia, poi a Roma per l’incontro con papa Francesco

I protagonisti dell'avventura

I protagonisti dell'avventura

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Milano - Il loro viaggio è partito da Palermo, il 3 settembre. La carovana di motociclisti e ragazzi con la sindrome di Down ha attraversato l’Italia da Sud verso Nord, facendo tappa ieri a Milano. Il tour si concluderà a Roma il 5 ottobre, quando è in programma un incontro con papa Francesco, dopo aver toccato 33 città diverse: tra le più importanti Catania, Crotone, Bari, Venezia, Trieste, Verona, Torino, Genova, Cagliari, Arezzo, Civitanova Marche e Amatrice. "Attraverso una passione avete fatto scoprire a questi ragazzi un modo nuovo di affrontare la vita", ha spiegato ieri il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana accogliendo a Milano i protagonisti della “Route 21 Chromosome on the road“, un giro d’Italia che Gian Piero Papasodero, biker e harleysta, sta realizzando accompagnando sei ragazzi “speciali“. Una storia che ricorda il film di Gabriele Salvatores “Tutto il mio folle amore“, uscito nelle sale nel 2019, ispirato al libro “Se ti abbraccio non aver paura“ di Fulvio Ervas: un lungo viaggio di un padre con il figlio autistico che crea un legame prima inesistente, tappa dopo tappa. Anche la “Route21“ si è rivelata un’esperienza che trasforma e aiuta a crescere, un’avventura lungo le strade d’Italia.

I protagonisti sono sei ragazzi che, a turno, salgono in sella alla Harley Davidson guidata da Papasodero, percorrendo le strade d’Italia da Sud a Nord, dalla Sicilia al Veneto, dove ha sede l’associazione Diversa-Mente. "Il tema al centro del nostro viaggio è la normalità – spiega Papasodero – per noi non esiste il diverso né la disabilità, ci sono soltanto persone che attraverso il viaggio costruiscono relazioni e realizzano sogni". La Route 21 è una staffetta in cui i ragazzi si alternano percorrendo le varie tappe del viaggio e ritrovandosi tutti insieme alla partenza e all’arrivo del tour. Il viaggio in Harley contribuisce a migliorare le doti sociali e relazionali dei giovani con sindrome di Down, lascia emergere le caratteristiche di ognuno, permette loro di stringere amicizie e rinsalda in loro un senso di appartenenza. Giunta all’ottava edizione, la Route21 Chromosome on the Road ha preso il via nel 2015 con l’obiettivo di sfidare l’omologazione che spesso incasella i ragazzi affetti da sindrome di Down e lasciar emergere il carattere. Il nome dell’iniziativa è emblematico e richiama il mito americano della Route 66, la mitica autostrada che attraversa gli Stati Uniti da Est a Ovest. Ma in questo caso c’è una connotazione particolare, il 21, che fa riferimento a quel cromosoma in più della sindrome di Down.

 

 

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