
MILANO
Resterà in carcere in attesa di una perizia psichiatrica, il giovane che ha tentato di uccidere il padre con una mannaia. Il padre, malgrado "fosse ancora vittima" dei colpi di mannaia "del figlio", lo aveva implorato "di scappare" perché stavano arrivando "le forze dell’ordine", cercando di aiutarlo. Lo scrive il gip Giulio Fanales nell’ordinanza con cui ha convalidato l’arresto e, come richiesto dal pm Isabella Samek Lodovici, ha applicato la custodia cautelare in carcere per tentato omicidio a carico del ventenne che dopo una violenta lite col genitore, lo ha accoltellato alla testa e in varie altre parti del corpo con una piccola mannaia. In casa quel mattino, in via Patroclo, zona San Sirto, c’era anche la madre del ragazzo, il quale aveva fatto uso di droghe la notte precedente. La donna, come si legge nell’ordinanza, ha anche cercato di "fermare" il figlio strattonandolo e lo stesso padre a un certo punto, dopo che era già stato ferito gravemente, ha cercato di aiutare il ragazzo dicendogli che doveva scappare, perché stava arrivando la polizia. Il figlio gli avrebbe risposto: "Hai ragione, scappo". Gli agenti, comunque, poco dopo sono riusciti ad arrestarlo. Il padre è stato poi ricoverato al Niguarda è non sarebbe in pericolo di vita.