Non è sfuggita al nuovo sistema di videosorveglianza collocato dal Comune di Cormano, pochi mesi fa, ai varchi stradali di accesso alla città: una macchina è transitata più volte sul territorio comunale e subito è stata monitorata dagli agenti in servizio al comando della polizia locale, che hanno deciso di intervenire, prima localizzando e fermando il veicolo e poi facendo scattare tutte le verifiche sulla stessa vettura e sul conducente.
Ebbene, l’auto non solo non era assicurata né tanto meno revisionata, ma era anche stata radiata dal Pubblico registro automobilistico, il Pra, perché intestata a un prestanome residente in un campo nomadi di Milano. In più, non poteva nemmeno circolare, in quanto sottoposta a sequestro amministrativo dalla polizia stradale sempre perché senza assicurazione, e affidata allo stesso conducente. Così per l’automobilista sono scattate le denunce per inosservanza degli obblighi di custodia e per non essere in possesso della patente di guida.
Nei fatti, "l’attivazione della videosorveglianza con il sistema di lettura targhe è un punto di forza, per implementare la sicurezza sul territorio – spiega il comandante della polizia locale cormanese, Marco Falconelli –. Non solo consente ai nostri agenti di individuare e fermare persone già note o segnalate dalle forze dell’ordine, riuscendo così a bloccare o prevenire atti illeciti come è successo la scorsa settimana nella zona di via Mangiagalli, ma è anche un’ulteriore tutela per la nostra cittadinanza". Proprio la circolazione di veicoli intestati a prestanome o senza assicurazione è un fenomeno ormai in crescita anche sul territorio italiano: per questo motivo le procure nazionali intendono potenziare le azioni di monitoraggio delle città, come ha fatto Cormano, per ostacolarne la diffusione.
Giuseppe Nava