Milano, svelato il nuovo grattacielo A2A a Porta Romana

Il sindaco nel suo ufficio mostra il rendering della sede della Spa

Il progetto

Il progetto

Milano, 3 giugno 2019 - La poltrona nera ergonomica, il tavolo quadrato che ha usato anche durante i mesi di Expo, un computer fisso, uno portatile e un telefono. L’ufficio che il sindaco Giuseppe Sala ha aperto ieri ai cittadini in occasione della Festa della Repubblica appare sobrio. Quadri alle pareti, certo, ma nessuna foto, ad eccezione di quella del Capo dello Stato Sergio Mattarella. Sulla scrivania del primo cittadino, però, ci sono quattro dossier ben allineati: il primo sul Teatro alla Scala, il secondo sui conti del Comune, il terzo sulla candidatura alle Olimpiadi invernali 2026 e il quarto su un nuovo progetto urbanistico per la città. Quale progetto? Un cronista chiede lumi al sindaco e Sala non si fa pregare, prende in mano il rendering e mostra il disegno «della nuova sede di A2A» in piazza Trento. Un rendering inedito che svela un grattacielo ultramoderno alto più di cento metri in un’area poco distante dall’ex scalo Romana e dalla Fondazione Prada.

Il sindaco non aggiunge altri particolari, tra una stretta di mano e un selfie con i cittadini che transitano nel suo ufficio. Ma l’amministratore delegato di A2A Luca Valerio Camerano aveva spiegato alcuni dettagli dell’operazione durante l’assemblea dei soci della multiutility dello scorso 13 maggio. Il grattacielo di piazza Trento «ad altissima sostenibilità» diventerà l’unico quartier generale di A2A a Milano, consentendo alla Spa di vendere le attuali sette sedi e di concentrare 1.500 dipendenti nel nuovo immobile: «I lavori inizieranno alla fine dell’estate 2019 e saranno completati per il 2022», l’anno in cui sarà lasciata la storica sede già di Aem e poi di A2A di corso di Porta Vittoria. Tutti i dipendenti di Milano, tranne quelli che hanno uno stretto coinvolgimento con l’attività operativa, confluiranno nella nuova sede milanese». Il conto economico dell’operazione? «La definizione dell’investimento è ancora in itinere – spiegava Camerano –. Al cda è stato presentato un progetto che si autofinanzierà completamente e sarà anche a saldo positivo dalla vendita degli immobili». I dettagli sul progetto del grattacielo dovrebbero essere svelati nei prossimi giorni. Il profilo Facebook «Milano. Progetti e cantieri», intanto, racconta un’indiscrezione: «Si era inizialmente parlato di circa 100 metri per l’edificio, ma pare che l’altezza finale sarà compresa fra 130 e 150 metri».

Fin qui, il dossier sulla nuova sede di A2A. Sugli altri tre dossier allienati sulla scrivania, invece, Sala non si dilunga, ma poco prima, nel tragitto tra l’Alzabandiera in Piazza Duomo e l’ingresso a Palazzo Marino, il sindaco ha parlato di Olimpiadi 2026, annunciando che il prossimo 24 giugno, il giorno il cui il Comitato olimpico internazionale (Cio) sceglierà chi si aggiudicherà i Giochi tra Milano-Cortina e Stoccolma-Are, «ci sarà un maxi-schermo in piazza Gae Aulenti», all’ombra del grattacielo Unicredit, per far seguire ai milanesi la decisione finale sulla sfida a Cinque Cerchi. Come una finale dei Mondiali di calcio. Sala incrocia le dita e spera che l’appuntamento in piazza si trasformi in una festa e non in un evento da dimenticare in fretta.

 

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