MARIANNA VAZZANA
Cronaca

Milano, la vanità incastra i graffitari-star

Condannati due fidanzati Usa: colpirono treni e metropolitane filmando tutto

Un frame dal video messo online dagli stessi graffitari

Milano, 6 ottobre 2018 - Condannati a un anno e tre mesi di reclusione per deturpamento e imbrattamento di beni altrui. E, inoltre, condannati a pagare i danni. Nei guai la coppia di writer americani Utah e Ether, alias Danielle Bremner, di 36 anni, e Jim Clay Harper di 33, fidanzati che girano il mondo imbrattando treni, osannati dai loro seguaci, e ne hanno migliaia.

Sono come i Bonnie e Clyde del graffitismo vandalico. A Milano avevano colpito a fine giugno del 2013 con un attacco ad almeno quattro vagoni della metropolitana. In azione insieme al graffitaro bulgaro Boris (Boris Belyovski, all’anagrafe), anche lui condannato alla stessa pena. Furono supportati da un writer italiano, ventottenne, I.T., che si firma Avido ed è considerato il loro aggancio locale, il quale dovrà scontare un anno (a tutti e quattro è stata concessa la sospensione condizionale). I quattro dovranno pure risarcire Atm, Trenord e Comune per migliaia di euro: almeno 7.100, oltre a 1.200 di spese processuali e altro ancora da quantificare. A incastrarli, i video degli assalti pubblicati da loro stessi online; il punto di partenza per l’apertura di un’indagine coordinata dal pubblico ministero Elio Ramondini. Nei giorni scorsi, la sentenza della seconda sezione penale del Tribunale di Milano. «Molto importante – sottolinea Fabiola Minoletti, vice presidente del Coordinamento comitati milanesi ed esperta di graffitismo vandalico – in quanto dimostra che anche writer di fama internazionale, spesso emulati, che girano il mondo lasciando indelebili tracce del proprio passaggio, non possono pensare di uscirne impuniti. Il web, usato da loro per farsi pubblicità, conserva tracce preziose».

Era l'estate del 2013 quando la coppia scelse Milano come tappa del suo tour mondiale di imbrattamento prendendo di mira treni e depositi a Gessate e nel Gallaratese, poi a Famagosta e a Precotto, senza tralasciare i passanti ferroviari. E, per raggiungere i punti desiderati, i giovani deturpatori non avevano esitato a rischiare la vita attraversando la tangenziale o salendo su una scala per oltrepassare un muro. In totale, quattro treni del metrò deturpati, tra cui uno con la tecnica del “whole train” che significa tag (firme) e scritte dal primo all’ultimo vagone. Grazie alle attività della polizia locale, che subito si è messa all’opera per individuare i responsabili, a poco a poco sono emersi i presunti autori: Utah ed Ether affiancati da Boris, a viso scoperto. Mentre tra i protagonisti secondari (a viso coperto) spiccavano ragazzi milanesi tra cui Avido. La condanna è una delle tante collezionate dai fidanzati americani, che a maggio del 2016 - per citare un caso - erano stati arrestati vicino a Melbourne, in Australia, con l’accusa di avere deturpato treni in quattro località diverse. Prima ncora si erano dedicati a un altro continente: l’Asia. Per loro questa è una missione, addirittura un lavoro, al punto da lanciare un brand e organizzare eventi di graffitismo in varie città europee. Con tanto di fanzine (riviste amatoriali) per diffondere le gesta.