Città sempre più povera, nuovo accordo fra Comune, Caritas e parrocchie per far fronte: "Servono misure condivise e una rete di sostegno unitaria. Solo così potremo rispondere ai bisogni, utilizzando peraltro i fondi in modo razionale". Sul piatto, per questa specifica progettazione, che va a sommarsi alle molte altre misure già in campo, nuove risorse a disposizione degli enti benefici per 12mila euro. Nero su bianco, gli obiettivi della partnership: monitorare e scambiarsi informazioni, definire le aree di bisogno, realizzare attività coordinate, predisporre progettazioni integrate per le situazioni più complesse, contribuire, di qui ai prossimi due anni, all’allargamento e al rinforzo della rete d’aiuto. La delibera di giunta che sancisce l’accordo è della fine di dicembre. La premessa è sempre la medesima: la contrazione del reddito, il rincaro della vita e l’impoverimento generale del contesto sociale stanno accelerando le disuguaglianze anche nella popolazione gorgonzolese. E sempre più famiglie si rivolgono sia ai servizi sociali sia agli enti caritatevoli per essere sostenute economicamente: bollette e spese per utenze, spesa alimentare, contributi per l’affitto. Un dato diffuso, seppure Gorgonzola sia uno dei centri d’area dove la situazione povertà più morde: complici, come risultò da check precedenti, i buoni collegamenti e la disponibilità, differentemente che altrove, di alloggi a medio o basso costo. Un tavolo delle povertà è operativo ormai da oltre un anno. E così il vicesindaco Nicola Basile: "La lotta alla povertà e all’esclusione sociale è e rimane una priorità imprescindibile. Tutta la comunità è chiamata a lavorare per il benessere dei cittadini meno fortunati. Per quel che ci concerne, siamo felici di continuare a collaborare con Caritas, Comunità Pastorale e tutti gli altri soggetti del territorio nella costruzione di una rete efficace, che possa dare risposte ai contesti fragili e contribuire al percorso di ‘responsabilizzazione collettiva’ cui lavoriamo da tempo". L’alleanza comune-enti benefici ha certamente radici profonde, e sono stati molti, negli anni, gli interventi di sostegno coordinati. Il biennio fra il 2023 e il 2025 sarà quello della “strutturazione”: "Saranno proposti a tutti i coinvolti dei momenti formativi e nasceranno progettualità con altri soggetti del terzo settore".
Monica Autunno